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17 dicembre 2019
Cisl, prepara mobilitazione Nord Sardegna
Il sindacato è pronto alla mobilitazione del territorio, data e dettagli dell’iniziativa saranno comunicati nel Consiglio generale in programma a Sassari il 19 dicembre nella sala conferenze dell’Ersu in via Coppino

SASSARI - Il nord Sardegna si prepara a scendere in piazza per chiedere la definizione delle vertenze aperte nel territorio, dal lavoro ai trasporti, dalla sanità alle infrastrutture, passando per tutti le altre problematiche sociali ed economiche. Il consiglio generale della Cisl, infatti, darà mandato alla Segreteria di aprire un confronto tra le parti per definire un piano che sfocerà in una manifestazione prevista per le prossime settimane. I dettagli e la data dell’iniziativa saranno comunicati durante la seduta in programma il prossimo 19 dicembre nella sala conferenze dell’Ersu, dove, a partire dalle 9, sono previsti gli interventi del segretario territoriale Pier Luigi Ledda, del segretario regionale Gavino Carta e del segretario nazionale aggiunto, Luigi Sbarra.
Si lavora intanto su uno schema a 11 punti, su altrettanti temi fondamentali per il nord Sardegna: una società che sostenga i più deboli; un'istruzione che sia fondamentale per la crescita delle imprese; sanità efficiente nei servizi al cittadino; una politica industriale e investimenti su opere infrastrutturali sugli assi viari e ferroviari.
Ancora, il rilancio dell'aeroporto di Alghero e del porto di Porto Torres; la definizione della questione del metano, considerato che il ritardo in Sardegna di oltre 50 anni ha determinato svantaggi con il resto d'Europa; il progetto della chimica verde, datato 2011 e mai portato a termine; l'adozione delle Zes (Zona economica speciale), strumento utile per rendere appetibili aree oggi disagiate e favorire la nascita di nuove attività; il sostegno al comparto edilizio che vede l'assenza di strategie di rilancio; il sostegno del commercio locale con azioni a sostegno di piccole e medie aziende tenuto conto anche della crisi della grande distribuzione; maggiore presenza delle banche legate al territorio (caso Bper) e di politiche creditizie più attente a imprese e famiglie.
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