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Red 20 febbraio 2020
De Giovanni coordina Tacita Muta a Roma
Sabato, in occasione della Giornata mondiale dedicata alle lingue minoritarie voluta dall’Unesco, nella sala Italia dell’Unione delle associazioni regionali del Lazio, si svolgerà la terza edizione del Premio internazionale per le lingue minoritarie
De Giovanni <i>coordina</i> Tacita Muta a Roma

ALGHERO - Sabato 22 febbraio, alle 17.30, in occasione della Giornata mondiale dedicata alle lingue minoritarie voluta dall’Unesco, nella sala Italia dell’Unione delle associazioni regionali del Lazio, a Roma, si svolgerà la terza edizione del “Premio internazionale Tacita Muta” per le lingue minoritarie conferito dall’Associazione internazionale dei critici letterari, dall’Associazione dei sardi di Roma Il Gremio ed il Fondo V.P.Sardinia. Il Premio è organizzato dall’Aicl, dal Gremio, dall’Associazione Salpare e dal Fogolar Furlan. La serata, coordinata dal presidente dell'Aicl Neria De Giovanni, verrà introdotta dal presidente dell’Unar Antonio Maria Masia e dal presidente del Fogolar Frulan Francesco Pittoni.

Il Premio prende il nome dal libro di De Giovanni “Tacita Muta, la dea del silenzio” (Nemapress), che parla del mito romano della Ninfa Lala-Tacita Muta, nella cui ricorrenza donne e schiavi potevano rivendicare le proprie istanze al Pater familias. Il 21 febbraio, l’Unesco celebra la Giornata mondiale della lingua madre, dedicata alle lingue minoritarie nel mondo, quelle che per consuetudine si suole definire le “lingue tagliate” nel corso dei secoli dalle culture dominanti. La data vuole ricordare il 21 febbraio 1952, quando studenti bengalesi dell’Università di Dacca furono uccisi dalle forze militari del Pakistan, che allora comprendeva anche il Bangladesh, perché protestavano per il mancato riconoscimento del bengalese come lingua ufficiale. Con singolare coincidenza, proprio nello stesso giorno, nell’Antica Roma si celebrava la festa di Tacita Muta, la ninfa canterina a cui Giove tagliò la lingua per aver svelato a Giunone i suoi tradimenti. Dopo la prima edizione, conferita ad Eva Martha Eckkrammer, docente dell’Università di Mannheim e studiosa di lingue minoritarie europee e caraibiche, e la seconda per il sardo dello scrittore e musicista Piero Marras, la terza edizione verrà conferita alla poetessa in lingua friulana Silvia Piacentini ed alla figlia Caterina Fiorentini, musicista e cantautrice, per l’importante contributo alla valorizzazione e diffusione della loro lingua madre.

Nell’occasione, le artiste presenteranno un’originale performance musicale e poetica dal titolo “L’idioma perduto e la voce ritrovata”, proponendo alcuni brani originali eseguiti dal vivo composti sulle poesie in lingua friulana. L’evento musicale sarà accompagnato da una proiezione video di Giuseppe Piras. Il premio sarà preceduto da un breve confronto tra il sardo ed il friulano alla luce delle ultime normative sulle lingue minoritarie con lo studioso di lingua sarda Diego Corraine, presidente della “Sotziedade pro sa limba sarda”, ed il presidente della Filologica Friulana Federico Vicario. Saranno omaggiate a sorte fra i presenti trenta copie dell’ultimo doppio-cd del cantautore sardo Piero Marras. L'ingresso all'evento è gratuito.
9:00
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