Red
29 febbraio 2020
Percepivano Rdc indebitamente: pizzicati in sette
Prosegue l’attività della Guardia di finanza del Comando provinciale di Cagliari mirata alla verifica delle condizioni dei beneficiari legittimanti la fruizione del Reddito di cittadinanza. Diverse, ed in certi casi particolari, le diverse tipologie riscontrate

CAGLIARI - Prosegue, in linea di continuità con quanto fatto registrare lo scorso anno, l’attività della Guardia di finanza del Comando provinciale di Cagliari mirata alla verifica delle condizioni dei beneficiari legittimanti la fruizione del Reddito di cittadinanza. La base di partenza per i controlli in materia di Rdc è stato lo sviluppo delle diverse informazioni acquisite quotidianamente a seguito sia dell’attività di controllo del territorio che delle risultanze delle diverse attività di servizio: un confronto che porta ad indicizzare le persone controllate secondo diversi criteri di pericolosità fiscale. Gli esiti dei controlli delle ultime settimane hanno portato alla rilevazione di sette circostanze in cui il Reddito di cittadinanza era stato ottenuto in maniera irregolare, senza quindi disporre dei requisiti necessari. Diverse, ed in certi casi particolari, le diverse tipologie riscontrate.
Durante un controllo in un’attività commerciale, finalizzato, tra gli altri scopi, al controllo della regolare osservanza degli obblighi di natura giuslavoristica, una persona è stata trovata priva della regolare contrattualizzazione e pertanto impiegato in nero. I successivi approfondimenti hanno evidenziato che lo stesso era inserito in un nucleo familiare percettore del Rdc e che, per questo, ne perdeva il diritto: è stata quindi formalizzata una segnalazione all’Inps per la revoca della misura assistenziale e del recupero della somma indebitamente percepita, pari a 8.620euro. Nell’ambito dello stesso controllo, anche il datore di lavoro, risultato evasore totale, è risultato illegittimamente destinatario del Reddito di cittadinanza, in quanto, nonostante l’attività effettivamente svolta, aveva richiesto la pubblica provvidenza evidenziando la non produzione di alcun reddito: per lui, oltre alla segnalazione all’Inps per la revoca del beneficio e la restituzione dei 400euro indebitamente percepiti, è scattata anche la segnalazione all’Autorità giudiziaria.
In un altro caso, un uomo, per il suo stato detentivo da dicembre 2019, ha fatto venir meno i requisiti di concessione del beneficio per il nucleo familiare di appartenenza, con conseguente revoca della misura ed obbligo di restituzione di 10.475euro. Denuncia all'Autorità giudiziaria e segnalazione all’Inps per la revoca del Rdc e restituzione di quanto indebitamente percepito anche per altre quattro persone. In tutti i casi verificati, i finanzieri si sono trovati di fronte a lavoratori regolarmente assunti, totalmente in regola dal punto di visto retributivo ed assistenziale, ma che, nelle rispettive dichiarazioni per ottenere la misura assistenziale in narrazione, avevano omesso di farlo presente, risultando quindi disoccupati e con un indice di situazione economica equivalente artatamente rientrante nei limiti per la concessione del beneficio: una somma complessiva di 14.503euro.
|