ALGHERO – Dopo la caotica elezione di Antonello Usai alla presidenza del Parco di Porto Conte, si alimentano le polemiche e si scaldano gli animi sulle modalità di nomina. I consiglieri comunali di opposizione non ci stanno e manifestano tutto il loro sdegno nei confronti «dell’ennesima dimostrazione di cosa sta veramente a cuore della maggioranza cittadina: la spartizione delle poltrone disponibili». Questo, in sintesi, il senso della nota stampa congiunta, diffusa in serata dai consiglieri di centrosinistra. «L’opposizione aveva già sollevato il problema attraverso la mozione discussa in Consiglio poco tempo fa –denunciano- in quella occasione si era messo in evidenza il fatto che la diatriba in corso all’interno della maggioranza per la nomina degli organismi direttivi del Parco aveva tutto il sapore di una disputa cencelliana, che nulla aveva a che fare con lo sviluppo serio di questa importante risorsa della nostra città. Noi proponemmo inoltre di nominare due persone competenti nel ruolo di consiglieri di amministrazione, al fine di ottimizzare la spesa di 22.000 euro anni spettanti a ciascun consigliere, che aggiunti ai 33.000 euro spettanti al presidente, determinano una spesa di circa 385.000 euro in cinque anni: spese a carico dei cittadini algheresi». Secondo i consiglieri d’opposizione, invece, la risposta della maggioranza è stata quella di infischiarsene delle competenze, dei soldi delle casse comunali e di andare avanti con la spartizione delle poltrone. «Le “vittime del parco” sono state prima l’ Udc, che si è miseramente frantumata sulle promesse non mantenute delle poltrone del parco –dichiarano- e oggi la stessa credibilità politica della maggioranza e del Sindaco Tedde è stata messa fortemente in discussione da Alleanza Nazionale, e dai suoi consiglieri comunali, che hanno disertato la seduta dell’Assemblea del Parco di Porto Conte in aperto dissenso con le altre componenti politiche che sostengono il Sindaco». «Alla votazione odierna il numero legale è stato garantito dai consiglieri Paulesu e Langella, che, evidentemente, avranno “soddisfazioni politiche” diverse dalla poltrona di Presidente del Parco che rivendicavano fino a ieri». Vittorio Curedda, Enrico Daga, Valdo Di Nolfo, Giovanni Cherchi, Nicola Salvio, Angelo Piras, Gavino Tanchis, Gavino Scala, Antonina Ansini, Francesco Calvia e Matteo Tedde, ritengono il comportamento della maggioranza soltanto interessato a garantirsi “poltrone”, lontano dal bene della città e dei cittadini. «Abbiamo preferito non presenziare a questo disgustoso teatrino», hanno commentato, «la logica spartitoria risulta essere l’unico collante della maggioranza del Sindaco Tedde». «Ci riserviamo di intervenire immediatamente nelle sedi regionali competenti al fine di poter salvare il nostro parco dalle grinfie dei migliori rappresentanti della vecchia, anzi vecchissima, politica– concludono in aperta polemica- una politica da loro stessi deprecata a parole e praticata con i fatti».

Nella foto Grossi (An), Usai (Udc) e Ballarini (An)