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Red 17 marzo 2020
A Sassari, la solidarietà va in tavola
In virtù di queste indicazioni del vescovo, delle norme indicate nel Decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri e dalle Ordinanze comunali, il direttore della Caritas diocesana è in costante coordinamento con la Protezione civile cittadina e con l’Assessorato comunale alle Politiche sociali nella riorganizzazione di tutti i servizi
A Sassari, la solidarietà va in tavola

SASSARI - Fin dall’inizio dell’emergenza, in numerose occasioni e con differenti comunicazioni, l’arcivescovo di Sassari Gian Franco Saba ha espresso forte l’indicazione a non interrompere in Diocesi alcuna iniziativa rivolta alla cura dei più fragili e deboli ma, al contrario, di integrare creativamente le prassi consolidate con ulteriori forme di prossimità, dettate da un sano e responsabile spirito di carità. «Le realtà diocesane che quotidianamente garantiscono servizi di cura e assistenza alle persone - così affermava l’arcivescovo nel Decreto del 5 marzo - non tralascino l’esercizio della carità, della prossimità gli uni verso gli altri, anzi vivano come tempo di carità quaresimale tutte quelle forme di vicinanza e servizio. Gli operatori pastorali ricorrano alla “fantasia della carità” per venire incontro ai disagi psicologici, spirituali e materiali che l’attuale situazione può comportare».

Anche il 10 marzo, nel videomessaggio rivolto alla Chiesa turritana e al territorio, monsignor Saba ribadiva: «La Chiesa diocesana non è chiamata ad interrompere il ministero della carità, del servizio verso l’altro, attraverso forme intelligenti di carità… la stessa Caritas continuerà a portare avanti [ogni azione] secondo le modalità più appropriate». In virtù di queste indicazioni del vescovo, delle norme indicate nel Decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri e dalle Ordinanze comunali, il direttore della Caritas diocesana è in costante coordinamento con la Protezione civile cittadina e con l’Assessorato comunale alle Politiche sociali nella riorganizzazione di tutti i servizi. I contatti di riferimento della Caritas per questa emergenza sono: caritasturritana@libero.it, Ufficio Comunicazioni Caritas 351/9144151, Centro di ascolto immigrati 349/2614831, Centro di ascolto italiani 079/2120857 (aperto il venerdì mattina).

La distribuzione dei pasti alla Mensa di Via Rolando (dal lunedì al sabato, dalle 11.45 alle 12.30) ed alla Mensa domenicale della Parrocchia San Vincenzo de’ Paoli, avviene con l’asporto contingentato di un pacco viveri che contiene un pasto caldo in appositi contenitori per alimenti, pane frutta e acqua. Da domenica 22 marzo, sarà regolare il servizio della Mensa in Via Canopolo, curato dal Volontariato vincenziano. L’orario di accoglienza all’Ostello di Via Galilei e del Dormitorio in Via Duca degli Abruzzi è stato ampliato all’intera giornata, per consentire agli ospiti di soggiornarvi continuativamente ed evitare la mobilità per le strade. Vengono applicate rigorosamente tutte le indicazioni igieniche richieste, con l’uso di disinfettanti, Dpi e la misurazione giornaliera della temperatura corporea. Il Centro diurno in Via Principessa Maria, consente l’ingresso contingentato a due persone per volta per l’uso dei servizi di igiene personale e delle lavatrici. Viene fornita la colazione e misurata la temperatura corporea.

I Centri di ascolto che monitorizzano le situazioni e coordinano i servizi delle Opere Segno incontrano le persone prevalentemente al telefono. Il Centro servizi di Largo Seminario distribuisce i beni di prima necessità preparando quotidianamente i pacchi anche per tutte le persone che a causa della chiusura di alcune associazioni impegnate nell’assistenza sociale o per l’impossibilità di svolgere il proprio lavoro sono privi del necessario per la propria sussistenza. Non viene a mancare l’attenzione al carcere, con le due visite settimanali alla Casa circondariale di Bancali e l’apertura di lunedì mattina dello sportello apposito per i detenuti e le loro famiglie in Largo Seminario 5. Le Parrocchie, in stretto raccordo con la Caritas diocesana, stanno provvedendo alla consueta solidarietà con la fornitura di beni di prima necessità, direttamente a domicilio o per appuntamento. È sospeso il servizio dell’Ambulatorio dentistico ed i progetti di animazione nelle scuole. Tutti i volontari svolgono i propri servizi dotati delle protezioni personali laddove strettamente richiesto, nonostante la copertura dei turni risulti più problematica a causa nell’assenza forzata di alcune unità. In un incontro di coordinamento delle realtà caritative e di solidarietà, alla presenza dell’arcivescovo, sono stati definiti anche alcuni servizi per anziani e persone sole che verranno svolti dalla Comunità di Sant’Egidio e dal Movimento dei focolarini. Per aumentare la possibilità di accoglienza ai senzatetto si stanno predisponendo ed adeguando nuovi spazi, individuati nei locali di alcuni istituti religiosi e verranno messi a disposizione della città nei prossimi giorni.

Nella foto: l'arcivescovo di Sassari Gian Franco Saba



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