Red
26 marzo 2020
CoronaVirus: Cuccu presenta un´interrogazione
«La situazione nel reparto di Cardiologia-Utic-Emodinamica del Presidio ospedaliero Giovanni Paolo II di Olbia e negli altri presidi ospedalieri sardi in questo periodo di emergenza epidemiologica da Covid-19 è critica e non più tollerabile», scrive il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Carla Cuccu

OLBIA - «La situazione nel reparto di Cardiologia-Utic-Emodinamica del Presidio ospedaliero Giovanni Paolo II di Olbia e negli altri presidi ospedalieri sardi in questo periodo di emergenza epidemiologica da Covid-19 è critica e non più tollerabile». Lo scrive in un’interrogazione, con richiesta di risposta scritta, il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Carla Cuccu, che chiede al presidente della Regione autonoma della Sardegna ed all’assessore regionale alla Sanità quali ulteriori misure intendano adottare, nell'immediatezza, per tutelare la salute degli operatori sanitari coinvolti e dell'intera popolazione sarda.
«Le criticità all’interno dei presidi ospedalieri della Sardegna - scrive Cuccu - non sono più tollerabili. Nel reparto di Cardiologia-Utic-Emodinamica del Presidio ospedaliero Giovanni Paolo II di Olbia, le dotazioni dei dispositivi di protezione individuale sono insufficienti, il personale non è stato adeguatamente formato, sono carenti le comunicazioni da parte dell'azienda, non sono state date informazioni su definiti e condivisi percorsi intra-ospedalieri e protocolli assistenziali da seguire in caso di pazienti sospetti o accertati positivi a Covid -19».
Inoltre, si legge nell’interrogazione, nello stesso reparto operano, in condizioni che non tutelano la salute pubblica, persone conviventi con soggetti positivi a Covid-19, potenzialmente infetti e solo alle stesse (e purtroppo non anche alle persone con le quali vengono a contatto quotidianamente) sono stati effettuati i tamponi i cui risultati non sono stati ancora resi noti, nonostante siano trascorse più di settantadue ore dall'effettuazione. Per il consigliere pentastellato, questo comportamento aumenta il rischio di trasmissione del virus verso altri pazienti, medici,infermieri, oss e familiari conviventi che devono essere immediatamente tutelati e protetti anche negli altri presidi ospedalieri sardi coinvolti nell’emergenza.
Nella foto: un intervento di Carla Cuccu
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