Red
11 aprile 2020
«Sostegno famiglie e servizi educativi»
Grazie all’Amministrazione comunale di Alghero, che ha accolto la proposta del Consorzio Network etico, Nido d’infanzia e Ludoteca comunale proseguiranno le loro attività, anche se in una nuova ed innovativa veste

ALGHERO - I servizi alla prima infanzia e quelli educativi, che in gran parte della nazione hanno subito uno stop forzato a causa dell’emergenza CoronaVirus, ad Alghero non si fermano. Infatti, grazie all’Amministrazione comunale, che ha accolto la proposta del Consorzio Network etico, Nido d’infanzia e Ludoteca comunale proseguiranno le loro attività, anche se in una nuova ed innovativa veste. In particolare, vista l’impossibilità a svolgere la regolare attività educativa nelle strutture, il Consorzio, che gestisce i servizi tramite le cooperative sociali “Nuove idee” ed “Orsa”, ha proposto una rimodulazione degli stessi attraverso i progetti “Nido a distanza” (per il Nido d’infanzia) e “Ludincontro in rete” (per la Ludoteca).
L’iniziativa si sostanzia nell’erogazione di un servizio educativo a distanza, avvalendosi delle moderne tecniche offerte dalla società digitale. Entrambi i progetti, elaborati dalla coordinatrice Marongiu, con il supporto del gruppo di lavoro dei due servizi, hanno come obiettivo principale quello di mantenere (attraverso l’attività digitale a distanza) una relazione con le famiglie, continuando a garantire il sostegno alla genitorialità. Tutto questo, senza trascurare l’importanza di un percorso educativo e di crescita che, in base alle specifiche potenzialità e capacità, deve essere assicurato a tutti i bambini. Allo scopo, il gruppo di lavoro, programma, realizza e condivide (con genitori e bimbi) diverse attività ludico-ricreative, utilizzando messaggi, video, audio, immagini ed altro materiale. Una nuova maniera di dare continuità alla progettazione educativa, coinvolgendo direttamente i genitori, che così diventano parte attiva del processo.
Altro aspetto fondamentale, di cui si è tenuto conto nella realizzazione dei due progetti è quello connesso alla salvaguardia della dimensione sociale, affettiva e relazionale. Di fatto, con l’attivazione del servizio a distanza, è possibile mantenere saldo il legame che il bambino aveva già instaurato con tutto il personale operante nei servizi e con i suoi pari. Insomma, una nuova sfida per tutte le parti coinvolte, in un momento di grande difficoltà per le famiglie che, confinate in casa e costrette all’isolamento sociale, non saranno lasciate sole.
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