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G.M.Z. 5 maggio 2020 video
Posidonia a San Marco, sabbia a rischio
Le immagini dei lavori per la rimozione della posidonia dalla spiaggia di San Giovanni ad Alghero. Individuato ufficialmente il nuovo sito dove trasportarla. Nel frattempo rimangono operativi fino a settembre i siti di Cuguttu e Punta Negra con ingenti quantità di "alghe" ma soprattutto sabbia. Mistero sull'oro di Alghero mai rientrato da Quartu Sant'Elena


ALGHERO - 14.476mq nella zona industriale di San Marco. In attesa di capire la sorte della nuova legge regionale sulla posidonia spiaggiata, recentemente impugnata dal Governo [LEGGI], proseguono le operazioni. C'è il nuovo sito voluto con forza dall'Amministrazione comunale di Alghero, che nei giorni scorsi ne ha deliberato l'ufficiale individuazione. Area nella disponibilità del Consorzio Industriale Provinciale di Sassari e concessa in comodato d'uso al comune per lo stoccaggio temporaneo della posidonia movimentata nel corso della stagione balneare 2020 dagli arenili di libera fruizione ed in quelli in concessione ai privati.

Le grandi montagne di "alghe" e sabbia realizzate sulla spiaggia libera nelle ultime ore - dove sono in corso di svolgimento gli ordinari lavori di pulizia dell'arenile previsti nell'appalto triennale avviato dall'ex amministrazione - saranno così trasportate fino a San Marco (sempre che non intervenga nessun intoppo). Luogo dove dovrebbe sorgere il nuovo impianto di trattamento annunciato nel mese di febbraio dai vertici del Cip, dall'amministratore della Provincia e dal comune algherese [GUARDA]. Una scelta lungimirante se si considera che fino ad oggi l'unico impianto autorizzato in Sardegna è situato a Quartu.

Rimangono tutti i problemi legati ai siti di Cuguttu e Punta Negra (ai quali presto si aggiungeranno quelli di San Giovanni). Negli ultimi mesi, infatti, non è stato effettuato nessun intervento, così i due punti di accumulo risultano colmi di posidonia ma soprattutto di grandi quantità di sabbia asportata dai litorali fino alla stagione balneare 2019 e mai riposizionata sulla costa. Dopo la firma dell'ordinanza che ne proroga l'apertura fino al mese di settembre [LEGGI], sarà importante verificare l'avvio delle operazioni di smaltimento ma soprattutto la corretta movimentazione dell'oro bianco ormai sepolto dalla vegetazione.

Mistero sulla sabbia stoccata a Quartu Sant'Elena. E' un fatto ormai accertato e conclamato: insieme alla posidonia, le operazioni di rimozione inglobano una rilevante quantità di granelli di sabbia (circa il 50%). Il dato è stato certificato proprio dal Comune di Alghero, apripista nella sperimentazione delle buone pratiche di pulizia degli arenili in Sardegna. Tra il 2018 ed il 2019, infatti, le operazioni di lavaggio eseguite con la società Ecocentro Sardegna Srl proprio a San Giovanni, hanno consentito la perfetta separazione dei rifiuti provenienti dalla pulizia degli arenili dalla frazione sabbiosa. Ma solo una parte dell'oro bianco ha fatto rientro in Riviera del corallo, mentre un grosso quantitativo di sabbia finissima e bianchissima recuperata risulterebbe ancora accatastato nei capannoni di Quartu (il condizionale a questo punto è d’obbligo).




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