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Red 6 maggio 2020
Covid-19: Università Cagliari eccellenza europea
La commissaria Ue per la ricerca Mariya Gabriel ha indicato il team coordinato da Enzo Tramontano tra le eccellenze europee che lavorano contro il CoronaVirus nel progetto Exscalate4cov
<i>Covid-19</i>: Università Cagliari eccellenza europea

CAGLIARI - Ha citato espressamente l’Università degli studi di Cagliari, la commissaria Ue alla ricerca ed alla cultura Mariya Gabriel in un'intervista all'Ansa. Il riferimento è al team dell’Ateneo guidato dal docente di Microbiologia e virologia Enzo Tramontano, presidente della Facoltà di Biologia e farmacia, in prima linea con il progetto Exscalate4CoV. «Siamo orgogliosi dei nostri ricercatori, l'Europa è la loro casa, il posto per il talento», ha proseguito Gabriel, auspicando che gli sforzi intrapresi riescano a dare i frutti sperati al più presto per liberare il continente e l'intero pianeta dalla peggiore pandemia dell'ultimo secolo. In vista della conferenza internazionale dei donatori per mobilitare le risorse necessarie a condurre la battaglia della scienza contro il Covid-19, la commissaria ha fatto il punto sulle iniziative già messe in campo per arrivare a trovare un vaccino nei prossimi mesi. «Dobbiamo svilupparlo al più presto - ha proseguito la commissaria - produrlo e distribuirlo in ogni singolo angolo del mondo». Per questo, secondo quanto dicono gli scienziati, servono almeno 7,5miliardi di euro, ma anche una stretta collaborazione tra i migliori ricercatori del mondo e, in questo contesto, «l'Italia è molto coinvolta».

«La società farmaceutica milanese Dompè - ha ricordato ancora - guida una piattaforma europea di supercalcolo intelligente, la Exscalate4CoV, che ha vinto un finanziamento da tre milioni di euro attraverso il bando d'emergenza del programma di ricerca e innovazione Horizon 2020». L'obiettivo è identificare rapidamente molecole efficaci contro il coronavirus e farmaci per il trattamento della popolazione infetta. «Al progetto - ha ricordato la commissaria Gabriel - partecipano i ricercatori del Consorzio interuniversitario Cineca di Bologna, il Politecnico e l'Università di Milano, la Federico II di Napoli, l'Università di Cagliari, l'associazione BigData, l'Istituto nazionale di fisica nucleare e l'Istituto Spallanzani di Roma». Una cooperazione che coinvolge diciotto partner di sette paesi dell'Ue (Belgio, Germania, Italia, Polonia, Spagna, Svezia e Svizzera). Si tratta, secondo gli esperti, della piattaforma di supercomputer più performante al mondo: ha la capacità di valutare 3milioni di molecole al secondo e ha una biblioteca chimica contenente oltre 10mila farmaci e 500miliardi di molecole.

«La partecipazione del team guidato dal nostro professor Tramontano è l’ennesima dimostrazione del valore e della capacità dei nostri docenti e ricercatori, riconosciuta oggi anche dall’Ue in modo così importante e autorevole – è il commento del rettore dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo - e del lavoro fatto dall’Ateneo nel suo insieme per sostenere la ricerca e per contribuire ad approfondire la conoscenza di questo virus che tanti danni sta producendo». Al momento, sono già state individuate cento potenziali molecole antivirali che sono oggetto di screening biologico nei laboratori dell'Università Ku Leuven in Belgio, del Fraunhofer Ime in Germania e dell'Università di Cagliari. «I primi test saranno completati entro le prossime settimane - ha aggiunto Mariya Gabriel - Le molecole selezionate passeranno poi ai test clinici, allo scopo di poter identificare una cura sicura per l'uomo, possibilmente pronta a essere utilizzata sui pazienti entro tre mesi. Anche l'Eni contribuirà con la propria infrastruttura di supercalcolo». «Il Consorzio ha già valutato alcune migliaia di molecole – dettaglia Tramontano - Farmaci già approvati per altre patologie o che comunque hanno superato un vaglio di sicurezza nell’uomo, e ne ha identificati circa un centinaio con azione anti-Sars-CoV-2. Adesso il Consorzio sta procedendo con una valutazione e selezione dei farmaci in base alle loro migliori potenzialità. Speriamo di poter consegnare nei prossimi mesi alla comunità scientifica e medica dei nuovi strumenti terapeutici contro questo virus».

Nella foto: Enzo Tramontano con il suo staff
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