Sono 42mila le assunzioni in meno in Sardegna Record negativo Olbia -77% segue Alghero -71%
Il dato è contenuto sul report dell´osservatorio dell´Agenzia Sarda per le Politiche Attive sul Lavoro aggiornato al 10 maggio, con riferimento all´andamento dell´epidemia in Sardegna ed il suo impatto sul lavoro. Numeri allarmanti
ALGHERO - I nuovi dati dicono che dall'inizio della crisi sanitaria, rispetto al 2019, in Sardegna c’è stato un crollo del 59%:
nel 2020 si sono registrate 28.848 assunzioni mentre l'anno scorso allo stesso giorno erano 70.671. Circa 42mila posti di lavoro persi nel 2020, che difficilmente potranno essere riassorbiti durante l'estate.
Il dato è contenuto sul 5° report dell'osservatorio dell'Agenzia Sarda per le Politiche Attive sul Lavoro, l'
Aspal, aggiornato al 10 maggio, con riferimento all'andamento dell'epidemia in Sardegna ed il suo impatto sul mercato del lavoro. I
l settore più colpito è quello alberghiero e della ristorazione che ha subito un tracollo dell’83% con 18.466 contratti in meno. Segue il noleggio e servizi alle imprese con 5.609 contratti in meno (il calo è del 64%), l’istruzione con meno 5.487 (-70%), costruzioni -1835 (pari a -42%), trasporti -1702 (il 69% in meno) e le attività artistiche con -1533 contratti in meno (con un calo pari del 75%).
I contratti a tempo indeterminato sono diminuiti del 61% (-5592) mentre quelli a tempo determinato del 64% (-33.070).
E' il territorio di Olbia a subire il maggior calo in termini assoluti e percentuali: sono 10417 le assunzioni perse, pari al -77% rispetto allo scorso anno. Seguono Cagliari (-6028), Sassari (-3258), Assemini (-2839) e Alghero (-2349).
Dopo Olbia, i territori con i rispettivi Centri per l'impiego percentualmente più colpiti sono proprio quelli a maggior vocazione turistica: Alghero (-71% di assunzioni), Castelsardo (-69%) e Siniscola (-72%), Lanusei (-70).
GUARDA IL REPORT COMPLETO