Red
28 maggio 2020
Fase 2: Ploaghe riparte
Uno dei progetti che sta più a cuore all’Amministrazione comunale non è, tuttavia, un cantiere di propria competenza, ma un progetto attivato dall’Ats e riguarda la struttura sanitaria San Giovanni Battista

PLOAGHE - L’inizio della “Fase 2” ha coinciso, nel Comune di Ploaghe, con il riavvio di diversi progetti e la riapertura di numerosi cantieri. Uno dei progetti che sta più a cuore all’Amministrazione comunale non è, tuttavia, un cantiere di propria competenza, ma un progetto attivato dall’Ats e riguarda la struttura sanitaria San Giovanni Battista. Negli anni passati, infatti, a partire dal passaggio della ex Ipab all’allora Asl di Sassari, è stato attivato un programma condiviso di interventi per valorizzare la struttura e che avrebbe avuto fra i progetti più importanti la realizzazione di un Hospice nell’edificio denominato “Gli Ulivi”.
La struttura, un luogo di accoglienza e ricovero per malati che li assiste fino al termine naturale della vita, è la prima di questo tipo nel Sassarese e potrebbe diventare un riferimento importante per tutto il nord ovest della Sardegna. Nei mesi scorsi, l’Ats ha finanziato il progetto di “Realizzazione di un centro residenziale per cure palliative (Hospice)”, con un importo complessivo di 323.500euro, di cui 221.290 di lavori e 2.500 di oneri per la sicurezza. L’appalto è stato aggiudicato, nel dicembre 2019, alla ditta D.S.Medica tecnologie, con sede a Noale. Un'ottima notizia, accolta con grande soddisfazione nel territorio. A preoccupare però il sindaco di Ploaghe Carlo Sotgiu, è un’altra vicenda che, se confermata, potrebbe frenare l’iter di realizzazione del programma.
«Abbiamo saputo informalmente dai quotidiani - spiega il primo cittadino - che la Regione avrebbe deciso di realizzare nel SGB un reparto per gli ex pazienti positivi al Covid e dimessi dalle case di cura e strutture sanitarie e che devono ancora stare in isolamento. Una decisione che, se confermata, è stata presa senza consultare l’Amministrazione comunale ma, soprattutto, le indiscrezioni che circolano parlano della realizzazione di questo progetto proprio nei locali de “Gli Ulivi”, cioè i locali in cui sarebbero dovuti partire, nelle prossime settimane, i lavori per la realizzazione dell’Hospice. Purtroppo, non esistono ulteriori dettagli dell’operazione in quanto la delibera della Giunta regionale, la 24/20 del 8 maggio, non è ancora stata pubblicata. Inoltre, risulta che diversi altri Comuni del territorio avrebbero gradito ospitare nelle loro strutture i pazienti ex Covid, ma sembrerebbe che la scelta sia ricaduta proprio su Ploaghe come comparso sulla stampa. La nostra grande preoccupazione è che questa circostanza possa rallentare il progetto di realizzazione del centro di cure palliative o addirittura bloccarlo. Sarebbe davvero una grave perdita per tutto il territorio anche perché si dovrebbe bloccare un appalto già in essere».
|