Red
8 luglio 2020
La Corallina spacca l’Udc: Simula reagisce
La barca “Corallina”, da caso di mala gestione denunciato amaramente da Franco Simula, dopo la durissima risposta del presidente del Marine club Alghero Gianni Cherchi si trasforma in un caso politico, con polemica che rimbalza sull´Amministrazione comunale, deflagrando in seno all´Udc

ALGHERO - La barca “Corallina”, da caso di mala gestione denunciato amaramente da Franco Simula [LEGGI], dopo la durissima risposta del presidente del Marine club Alghero Gianni Cherchi [LEGGI] si trasforma in un caso politico, con polemica che rimbalza sull'Amministrazione comunale, deflagrando in seno all'Udc. Il Quotidiano di Alghero propone ai suoi lettori il testo integrale della risposta di Simula a Cherchi.
Chiarissimo signor Cherchi,
per quanto rispetto abbia in lei, devo constatare che il suo appunto per quanto riguarda “La Corallina, pacco alla città”, è quanto mai tardivo sia nei toni che nel metodo. Per sua conoscenza le racconterò la storia della Corallina per erudirla, data la sua difficoltà a recepire il concetto: nel 2018, con mio figlio, in occasione del 51esimo anno della mia attività di commerciante, decidemmo di partecipare al progetto di “Cittadinanza attiva” promosso dalla Giunta Bruno. Presumo lei sappia di cosa stiamo parlando! Bene, dopo tanti progetti, decidiamo di regalare una barca a vela e, dopo infinite peripezie nei vari uffici comunali, come lei sa da esperto politicante, siamo riusciti ad ottenere l’ubicazione attuale nello Scalo Tarantiello. È chiaro che dopo aver pagato profumatamente l’imbarcazione e tutte le altre spese di trasporto e manutenzione a secco e rifiniture, il 2 agosto riusciamo ad inaugurarla con una stupenda cerimonia con tanto di cittadini, autorità locali e catalani. L’attuale Amministrazione promette l’allaccio di luce, la decorazione con rami dipinti di rosso corallo e la manutenzione. Il sindaco Conoci dà l’incarico all’assessore Di Gangi a provvedere nel merito. A distanza di un anno, dopo varie peripezie, non si è riusciti ancora a fare niente.
Per quanto riguarda la tipologia della barca, lei diventa, a mio vedere, un saccente dichiarato intenditore di barche. Io ricordo, invece, che alcuni vecchi marinai, compresi quelli dell’associazione Marinai d’Italia, di cui mio padre è stato un antesignano, dicevano che alcuni pescatori algheresi, con questo tipo di barca, si pescava con degli “ingegni” appositi, anche il corallo. Perciò, tutte le sue affermazioni sono solo calunniose, fatte per screditare una mia iniziativa da molti riconosciuta encomiabile. Allora, “Signor Suppostino“ (tale era il soprannome che i colleghi autisti chiamavano il signor Cherchi) non credo possa trattarmi da bugiardo e truffatore, ricordi invece ai suoi cittadini alcuni sue intelligenti iniziative intraprese per la mia città. Non vorrei che tutto questo risentimento fosse dovuto da questioni politiche, visto che non lo abbiamo proposto a rappresentarci in nessun ambito politico e comunale visto il suo scarso risultato elettorale. A pensar male a volte ci si azzecca.
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