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Red 20 luglio 2020
Uri: intitolati palazzetto e giardinetto letterario
L´Amministrazione comunale ha intitolato il giardinetto letterario all´ex sindaco Don Michele Diaz-Delogu ed il palazzetto dello sport al volontario Angelo Nurchis
Uri: <i>intitolati</i> palazzetto e giardinetto letterario

URI - «Tra i doveri di ogni Amministrazione locale rientra quello di valorizzare luoghi e/o “persone decedute che hanno operato nel proprio territorio e/o sono ricordate con stima ed affetto da tutta la popolazione e/o dato lustro in vari ambiti sia essi sociali, sportivi, professionali o culturali”. Per questi motivi – spiega il vicesindaco ed assessore alla Cultura del Comune di Uri la Giunta Comunale guidata dal Sindaco Lucia Cirroni, con la Delibera n. 77 del 15.07.2020, spiega il vice-Sindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Uri Matteo Dettori - abbiamo voluto lasciare per le generazioni future un ricordo indelebile», intitolando il giardinetto letterario a Don Michele Diaz-Delogu ed il palazzetto dello sport ad Angelo Nurchis.

Il giardinetto letterario, tra la Biblioteca comunale e la Scuola Primaria, è stato intitolato a Diaz-Delogu, classe 1865, sindaco di Uri del primo Novecento: «Amministratore che nei primi anni del Novecento diede un volto nuovo al paese di Uri dotandolo di importanti servizi oltre che grande e pluripremiato imprenditore agricolo». Nel primo Novecento, oltre ad essere un imprenditore agricolo più volte premiato per la produzione latteo-casaeria della sua azienda, ricoprì per due volte la carica di primo cittadino. Durante i suoi mandati (1901-1905 e 1907-1914), vennero costruiti il Lavatoio comunale, un alloggio per la Reale caserma dei Carabinieri e le Scuole elementari. Inoltre, venne incanalato il flusso dell’acque de “Sa fontana Manna” ed indietreggiato l’abbeveratoio, creando la prima piazzate dell’abitato. Deceduto ad Uri nel 1926.

Il palazzetto dello sport è stato intitolato a Nurchis: «Volontario in ambito sociale e sportivo, donatore di sangue e vicepresidente della locale sezione dell'Avis». Carpentiere, classe 1962, sposato e con due figlie, deceduto ad Oschiri nel 2009, a 47anni, è annoverato tra le morti bianche del lavoro. «Uomo dallo spiccato senso del dovere e dalle elette virtù morali, che godeva di ottima stima tra la popolazione. La sua prematura scomparsa ha scosso in maniera sensibile tutta la popolazione, poiché persona legata ai valori della famiglia e con il suo costante impegno nel volontariato, oltre che esser stato un uomo sportivo impegnato su più fronti è stato esempio per le giovani generazioni».

«La nostra azione amministrativa - conclude Dettori - prosegue nel solco dell’identità, valorizzando quanto in nostro possesso per far crescere le nuove generazioni con la consapevolezza di avere un grande passato scritto da tanti “uomini semplici”. Un ringraziamento particolare per aver fornito i dati necessari alla ricostruzione delle schede biografiche agli appassionati della storia locale Giannj Vulpes, Efisio Figus Diaz e Giuseppe Martinez per Diaz; al presidente del Gsp Leonardo Delogu e al presidente dell'Avis Antonio Dettori per Nurchis, oltre a tutti gli autori dei testi sulla storia locale già editi e riportati della Delibera».

Nella foto: Angelo Nurchis



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