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Cor 28 dicembre 2007
Per la Pelosa 300mila euro dal Ministero dell’Ambiente
Serviranno per avviare ulteriori studi e il progetto per eliminare la strada asfaltata
Per la Pelosa 300mila euro dal Ministero dell’Ambiente

STINTINO - Per la Pelosa di Stintino arrivano 300mila euro dal Ministero dell’Ambiente. Serviranno al Comune per portare avanti le ricerche necessarie alla salvaguardia e corretta gestione di una tra le più importanti risorse naturalistiche della Sardegna. Uno studio che, dal 2004, l’amministrazione stintinese ha affidato all’Icram (Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare). In previsione c’è anche il progetto per l’eliminazione di un tratto di strada asfaltata a monte della spiaggia. L’annuncio dell’assegnazione dei fondi da parte del dicastero guidato da Alfonso Pecoraro Scanio lo ha dato l’assessore comunale all’Ambiente Antonella Mariani, nell’ultima seduta del Consiglio comunale per l’anno 2007. «Il progetto sulla Pelosa, che l’amministrazione comunale ha presentato al Ministero – ha spiegato l’assessore – è stato inserito all’interno del Secondo Piano strategico nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico. A dimostrazione della notevole importanza che gli è stata assegnata». Il sindaco Antonio Diana e l’assessore Mariani nel mese di giugno avevano presentato a Roma, direttamente al Ministero, il progetto di recupero della spiaggia della Pelosa. La Giunta di Stintino, infatti, ha fatto della salvaguardia della Pelosa il suo cavallo di battaglia. Un modo per dare continuità all’azione che l’amministrazione precedente aveva avviato proprio per l’arenile che guarda l’isola Piana. Non a caso l’attuale sindaco, nei cinque anni precedenti in qualità di assessore, aveva seguito personalmente gli studi e le ricerche portate avanti dall’Icram. «È stata riconosciuta la validità del nostro progetto – ha detto il primo cittadino Antonio Diana – che vede, per la prima volta, un’amministrazione comunale decidere sull’eliminazione di una strada, quella che appunto passa a monte delle dune della Pelosa. Una scelta che permetterà di ridare vita ad un ambiente naturale che, a causa dell’erosione costiera e dell’elevata presenza umana, sta via via perdendo le sue peculiarità». Il progetto richiederà una somma molto più elevata, circa 5 milioni di euro, che dovranno servire anche per lo studio e il monitoraggio delle dune. L’amministrazione comunale fino ad oggi ha investito oltre 200mila euro per avviare le ricerche dei geologi dell’Icram. Grazie all’intervento degli specialisti, sono state studiate le correnti del mare e del vento per individuare la loro influenza sulla conformazione della spiaggia. Il Comune inoltre, sulla scorta dei consigli forniti dagli studiosi dell’Istituto per la ricerca scientifica, ha realizzato barriere, a monte e a valle, a protezione delle dune, oltre che una serie di passerelle, sei in tutto, che permettono di raggiungere la spiaggia senza calpestare il delicato sistema dunale. I fondi messi a disposizione dal Ministero permetteranno adesso di avviare lo studio del progetto che gli amministratori comunali hanno presentato al Ministero di Via Colombo a Roma.



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