Red
2 settembre 2020
FdI Alghero: «nuovo inizio per la sanità sarda»
Soddisfazione espressa dal capogruppo di Fratelli d´Italia in Consiglio comunale Christian Mulas e dal coordinatore del Circolo Azione Alghero Alessandro Cocco

ALGHERO - «La riforma sanitaria approvata ieri in Consiglio regionale dalla Maggioranza di Centrodestra e fortemente voluta da Fratelli d'Italia è un importante passo in avanti che cancella la pessima riforma sanitaria di Pigliaru. Con la nuova riforma – dichiarano dalla sede algherese di FdI - noi abbiamo messo al centro del sistema sanitario regionale il paziente e il territorio, restituendo controllo e serenità al primo e autonomia al secondo».
«Con l'Ares – proseguono gli esponenti di Frateli d'Italia - verranno coordinati solo ed esclusivamente quegli aspetti che consentiranno di realizzare una spesa efficiente attraverso le economie di scala, a vantaggio di tutto il sistema regionale, come gli acquisti e la gestione del personale. Gli algheresi ottengono un ulteriore risultato: quello di dare un futuro all'Ospedale Marino “Regina Margherita”, dopo gli anni di progressivo declino che lo avevano riguardato e che aveva creato veri e propri drammi per i malati. Il Consiglio comunale e la Commissione Sanità hanno seguito l'avanzamento dei lavori».
Per il capogruppo consiliare Christian Mulas, «con l'ingresso del Marino nell'Azienda ospedaliera universitaria di Sassari, il territorio algherese viene fortemente valorizzato: ora si punta a un ospedale all'avanguardia, con l'ortopedia robotica, un centro di formazione e senza compromettere i requisiti per l'ottenimento del primo livello per l'Ospedale Civile». «Sulla riforma e sul Civile – proseguono - la Sinistra continua a mistificare, mentendo ai cittadini e ai suoi stessi elettori, dopo anni di slogan senza nessun risultato. A questo proposito, è notevole sottolineare che nessuno dei consiglieri di Sinistra abbia difeso la vecchia riforma. Non l'hanno difesa neppure i consiglieri regionali che durante la scorsa legislatura sedevano nei banchi della Maggioranza e l'hanno votata. Evidentemente sono consci loro stessi che l'organizzazione burocratica e lontana dai territori è stata un completo fallimento».
Nella foto: il capogruppo consiliare Christian Mulas
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