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Cor 11 ottobre 2020
Malattie Infettive, rischio collasso
Mancanza di personale nella struttura ospedaliera di Sassari. La denuncia di Cisl Fp che auspica un immediato cambio di rotta: «la Aou minimizza le problematiche assistenziali»
Malattie Infettive, rischio collasso

SASSARI - «Sulla struttura malattie infettive occorre fare di più ed in fretta, poiché le informazioni che abbiamo sono assai diverse da quelle dichiarate dall'azienda, i cui contenuti tenderebbero a minimizzare il problema». Così una nota di replica all'Aou da parte della Cisl Fp a firma del segretario territoriale Antonio Monni. «Intanto è bene fare chiarezza sui numeri, cominciando dai posti letto. Ad oggi ci risultano 40 posti letto occupati distribuiti su due piani, in più ci sarebbe un altro piano adibito a terapia intensiva con 8 posti letto, di cui 5 occupati. La dotazione di personale consta 24 infermieri di cui 9 senza alcuna formazione reclutati da agenzie interinali e con rapporto di cococo. Sono inoltre presenti presenti 19 Operatori socio sanitari, 7 dei quali anch'essi reclutati da strutture territoriali e senza alcuna formazione. Per avere un'idea, ad ulteriore chiarezza sui numeri, basti pensare che la dotazione organica "ante-pandemia" prevedeva la presenza di 16 infermieri su 19 posti letto».

«Va ricordato - prosegue la nota Cisl - che allo stato attuale gran parte dei pazienti presentano condizioni cliniche assimilabili ad una degenza di terapia sub/intensiva, per cui bisognosi di un grado di assistenza elevato. Tutto questo per dire che appare quantomeno palese che l'organico debba essere implementato, evitando per quanto possibile l'inserimento di personale senza alcuna formazione, di contro semmai, richiamando la proposta della Cisl FP, sarebbe saggio diramare un avviso di mobilità interna rivolta al personale strutturato e con esperienza, al quale proporgli un trasferimento in questa tipologia di contesti».

«A supporto di quanto sopra, aggiungiamo infine un fatto occorso alcuni giorni fa, rispetto al quale ci risulta che tutto il personale della struttura (Medici, Infermieri ed Oss) ha inviato una lettera di protesta alla Direzione aziendale e Sanitaria, dove, oltre a sottolineare le difficoltà organizzative e di carenza di risorse umane, si evidenziano una serie di disfunzioni legate alla gestione dei ricoveri e delle relative procedure e/o protocolli, che, a quanto si legge, o non ci sono oppure sono disposte attraverso semplici comunicazioni per via mail, condizione per cui accade l'inevitabile, con tutti i possibili rischi di natura professionale ed assistenziale. Per cui e per concludere, considerato anche il difficile momento che stiamo attraversando, caratterizzato da un aumento significativo dei casi da coronavirus, auspichiamo un vero e fattivo cambio di rotta attraverso un maggior coinvolgimento degli addetti ai lavori e soprattutto un maggior ascolto delle tante - troppe - difficoltà organizzative, che non riguardano solo le malattie infettive, ma l'intera azienda in ogni sua articolazione» conclude Antonio Monni.



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