Red
20 ottobre 2020
Stop rifiuti nello Stagno di Santa Gilla
Il Corpo forestale ha operato h24 per tre giorni per portare a termine le operazioni di sequestro della sponda est. Su ordine del giudice per le indagini preliminari Ermengarda Ferrarese, è stato impedito che l’area continuasse a essere utilizzata come discarica di rifiuti, utilizzati in parte come materiale per la realizzazione di sessantaquattro baracche, in parte per il consolidamento delle sponde lagunari

CAGLIARI – Dal 13 ottobre, il Corpo forestale ha operato h24 per tre giorni per portare a termine le operazioni di sequestro della sponda est dello Stagno di Santa Gilla. Su ordine del giudice per le indagini preliminari Ermengarda Ferrarese, è stato impedito che l’area continuasse a essere utilizzata come discarica di rifiuti, utilizzati in parte come materiale per la realizzazione di sessantaquattro baracche, in parte per il consolidamento delle sponde lagunari.
Infine, la frazione infiammabile dei rifiuti era smaltita con il fuoco, con conseguente ulteriore inquinamento ambientale. L’area è ora affidata in custodia all’Ente gestore, l’Autorità di sistema portuale del Mare di Sardegna.
Premesso che un eventuale ingresso dell’area di soggetti non autorizzati comporterebbe il grave reato di violazione di sigilli, l’Autorità portuale ha posto ulteriori basi per interrompere definitivamente gli sversamenti di rifiuti nell’area protetta e attivare il percorso di riqualificazione dell’area, per la sua restituzione alla sua vocazione di zona umida protetta, suscettibile di valorizzazione per l’escursionismo e la pesca sostenibili. Infatti, l’Autorità portuale ha installato, con la costante protezione del Corpo forestale, un robusto cancello e due massicce barriere in cemento del tipo “New Jersey”, creando un sistema di tre blocchi che impedirà l’accesso a tutti i veicoli non autorizzati.
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