Red
24 ottobre 2020
Tartarughe e conchiglie in valigia: denunce e sanzioni a Cagliari
Continua l’attività di controllo operata dal personale della Guardia di finanza negli spazi doganali sia del porto marittimo di Cagliari, sia dell’aeroporto “Mario Mameli” sui passeggeri in transito

CAGLIARI - Continua l’attività di controllo operata dal personale della Guardia di finanza negli spazi doganali sia del porto di Cagliari, sia dell’aeroporto “Mario Mameli” sui passeggeri in transito. Durante uno di questi controlli, in porto, l’attenzione dei finanzieri è stata attirata da una piccola scatola di cartone su un sedile dell’autovettura, che presentava dei fori sul coperchio: al suo interno era custodita una tartaruga, un esemplare protetto di “Testudo Marginata” (più comunemente conosciuta come “Tartaruga sarda”), riguardo al cui possesso, il proprietario dell’auto, sprovvisto di alcuna licenza o certificato, ha detto di averla trovata sul ciglio della strada durante una passeggiata.
Per lui, un 45enne calabrese, è scattata la segnalazione alla locale Autorità giudiziaria per violazione delle disposizioni in materia di commercio e detenzione di esemplari di fauna e flora minacciati di estinzione. Invece, l’animale è stato affidato alle cure di una clinica veterinaria del capoluogo regionale.
In aeroporto, in diversi controlli, sono state intercettate complessivamente 253 conchiglie, dodici ciottoli di mare e 700grammi di sabbia, materiale illecitamente prelevato da quattro turisti: novantadue conchiglie della spiaggia del Poetto da parte di una 66enne polacca; sessantaquattro conchiglie dalla spiaggia di San Giovann,i in Muravera, a opera di un 60enne lombardo; novantasette conchiglie e dodici ciottoli di Mari Pintau da parte di un 39enne polacco; 700grammi di sabbia della spiaggia di Cabras riposti in una bottiglia di vetro da parte di una 53enne francese. I quattro turisti, in procinto di imbarcarsi per fare rientro a casa, sono stati destinatari di una sanzione amministrativa, prevista da specifica disposizione di Legge regionale 16/2017 pari, al massimo, a 3mila euro per ciascuno.
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