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16 gennaio 2008
Maltempo, Stintino: danni alla Pelosa
Per il sindaco non c’è allarme: in moto la macchina operativa

STINTINO - «Non c’è allarme ma grande attenzione e quanto si sta verificando in questi giorni sul litorale della Pelosa è la dimostrazione che non bisogna perdere tempo». Il sindaco di Stintino Antonio Diana commenta così, senza allarmismo, il fenomeno che in questi giorni sta interessando la spiaggia gioiello del paese e della regione. Il maltempo e l’alta marea hanno infatti contribuito a portare via dalla spiaggia una fetta importante della stessa. Le barriere in bambù, che erano state posizionate in prossimità dell’inizio del tratto interessato dallo studio dell’Icram (circa 700 metri lineari, dal chiosco che si affaccia sul mare, in prossimità del margine occidentale della spiaggia, sino alla zona denominata “i ginepri”), ben piantate a 50 centimetri nella sabbia, sono adesso ben visibili. Si è così creato una sorta di scalino, segno appunto dell’opera di “scavo” creata dal vento e dal mare. Anche il Ministero dell’ambiente ha riconosciuto l’importanza di avviare al più presto il progetto di recupero della “Pelosa” di Stintino. Per questo ha inserito il progetto di salvaguardia presentato a giugno dello scorso anno dall’amministrazione comunale all’interno del Secondo Piano strategico nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico. Ha erogato quindi 300mila euro per portare avanti le ricerche necessarie alla difesa e corretta gestione di questa importante risorsa naturale. La macchina operativa intanto si è messa in moto. Dopo l’accreditamento del contributo, il 3 e il 4 gennaio scorso il sindaco ha incontrato gli esperti dell’Ircam (Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare) per predisporre una serie di attività. «In questa trance di 300mila euro – spiega il sindaco – sarà anche possibile realizzare, con il contributo dell’Icram, un esperimento di rinascita della flora dunale, una sorta di “innesco” per permettere lo sviluppo della vegetazione tipica». Il sindaco intanto ha chiesto un incontro con il governatore della Regione Sardegna, Renato Soru, durante il quale sarà presentato il progetto di recupero condiviso dal Ministero dell’Ambiente. Antonio Diana inoltre nei prossimi giorni sarà a Roma per un ulteriore incontro presso la sede del Ministero dell’Ambiente e dell’Icram.
Foto d'archivio
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