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Cor 4 gennaio 2021
«Capo Caccia, subito il ripristino»
Il Gruppo d´intervento giuridico pronto a costituirsi parte civile. «Il taglio della vegetazione a Capo Caccia (Alghero) è abusivo, ora il ripristino ambientale». Gli enti confermano l'assenza di aurizzazioni
«Capo Caccia, subito il ripristino»

ALGHERO - «Quanto avvenuto agli inizi di dicembre 2020 ad Alghero, sul promontorio di Capo Caccia, ha riproposto vicende che sembravano ormai lontane nel tempo». Lo afferma l'associazione ecologista Grig, sottolineando come «il taglio boschivo “in danno di un soprassuolo caratterizzato dalla presenza di Ginepri secolari e numerosissime piante di Pino”, costituisce un vero e proprio delitto ambientale, in area particolarmente protetta». L’area è stata posta sotto sequestro preventivo da parte del Corpo forestale e di vigilanza ambientale, per evitare che il danno ambientale fosse ancora maggiore.

C’è, comunque, qualcosa che le amministrazioni pubbliche competenti (Ministero per i beni e attività culturali e il turismo, Regione autonoma della Sardegna, Comune di Alghero) possono fare fin da subito per cercare di riparare il pesante danno ambientale: ordinare il ripristino ambientale a carico e spese dei trasgressori (art. 167 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.): il Gruppo d'Intervento Giuridico ha, pertanto, inoltrato una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione dei provvedimenti di ripristino ambientale alle Amministrazioni pubbliche competenti, alla polizia giudiziaria e, per competenza, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sassari.

Dalle risposte pervenute si evince con estrema chiarezza l'assenza di autorizzazioni: il Comune di Alghero – SUAPE ha comunicato (nota prot. n. 92909 del 24 dicembre 2020) che “sulla piattaforma regionale ‘Sardegna Suape’ non esiste alcuna pratica avente ad oggetto la richiesta di autorizzazioni per taglio boschivo su area di pertinenza dell’Hotel Capo Caccia”; il Servizio Valutazioni Ambientali (S.V.A.) della Regione autonoma della Sardegna ha comunicato (nota prot. n. 26863 del 29 dicembre 2020) che “in relazione all’intervento …, non risultano in istruttoria, presso il Servizio V.I.A., procedimenti in materia di valutazione ambientale (Verifica/V.I.A./V.Inc.A.), né risultano essere stati resi pareri di esclusione dalle procedure medesime”.

Infine la Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Sassari ha comunicato (nota prot. n. 12867 del 18 dicembre 2020) che “non risulta agli atti di questo Ufficio alcuna pratica o istanza inerente tale intervento. Inoltre dalle verifiche effettuate nel portale regionale S.U.A.P.E, nel quale sono inserite tutte le istanze per interventi riguardanti attività produttive e pratiche edilizie per l’acquisizione di tutte le necessarie autorizzazioni, tra le quali l’autorizzazione paesaggistica, risulta a questo Ufficio unicamente una pratica intestata al Condominio Eurotel Capo Caccia per manutenzione di piazzole prendisole, scalo di alaggio e molo, nella quale non era prevista tuttavia nessuna opera nell’area interessata dal disboscamento. Inoltre tale pratica per la manutenzione delle piazzole, inserita nel portale SUAPE nel mese di luglio, risulta attualmente ancora sospesa dal Comune di Alghero”.
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