Red
20 gennaio 2021
Cyberbullismo: progetto a Sant´Antioco
Con “Bambini, ragazzi e nuove tecnologie”, che si concluderà venerdì con un convegno on-line, Sant´Antioco punta sulla prevenzione per “educare alla Cittadinanza digitale e al rispetto delle norme costituzionali”

SANT'ANTIOCO - Si avvia a conclusione il progetto di prevenzione e contrasto del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo “Bambini, ragazzi e nuove tecnologie–percorsi formativi per educare alla Cittadinanza digitale e al rispetto delle norme costituzionali” (direzione scientifica a cura di Luca Pisano e Valeria Cadau), promosso e gestito dall'Istituto Ifos di Cagliari ed elaborato in sinergia con i Servizi Sociali dei Comuni di Sant’Antioco e Calasetta e con l’Istituto Globale Sant’Antioco. Venerdì 22 gennaio, alle 16.30, infatti, è in programma il convegno on-line conclusivo del programma, moderato da Antonella Serrenti, responsabile dell’Ufficio Politiche Sociali del Comune di Sant’Antioco. Per partecipare occorre inviare, entro giovedì 21 gennaio, una e-mail all'indirizzo web ifos.sardegna@ifos-formazione.com, o telefonare al numero 070/3325974.
Saluti di Ignazio Locci e Claudia Mura, rispettivamente primi cittadini di Sant’Antioco di Calasetta. Seguiranno gli interventi di Tiziana Merloni (dirigente dell’Istituto Globale Sant’Antioco), Maria Grazia Muroni (pedagogista del Comune di Sant’Antioco), Simona Corrò (psicologa del Comune di Calasetta), Luca Pisano (psicologo e psicoterapeuta, direttore dell’Osservatorio Cybercrime Sardegna), Francesco Greco (dirigente del compartimento Polizia postale e delle comunicazioni per la Sardegna) e una rappresentanza di genitori e studenti dei comitati digitali scolastici e genitori digitali, organismi nati proprio nell’ambito del progetto.
Il progetto nasce in risposta all’inquietante fenomeno del bullismo e del cyberbullismo, diffuso tra i ragazzi soprattutto nella fascia d’età pre-adolescenziale e adolescenziale, ed è stato rimodulato alla luce dei diversi lockdown e dell’avvento della didattica a distanza. Oggi, la tecnologia consente ai bulli di infiltrarsi nelle case delle vittime, perseguitandole con messaggi, immagini, video offensivi inviati tramite smartphone o pubblicati su siti web. L’obiettivo di questo programma era promuovere azioni di conoscenza e prevenzione del fenomeno integrando saperi ed esperienze, con l’obiettivo di accrescere le sinergie di contrasto tra le diverse componenti sociali in gioco (famiglia, scuola, istituzioni). A docenti, genitori, studenti e operatori sociali sono stati forniti gli strumenti per prevenire e contrastare la navigazione on-line a rischio, educando i giovani a utilizzare il web in modo sicuro e responsabile.
|