Cor
10 febbraio 2021
Una legge per far conoscere Arborea, Fertilia e Carbonia
Un milione e mezzo di euro per far conoscere la storia e la cultura di Arborea, Carbonia e Fertilia, le tre città di fondazione più importanti della Sardegna: denari che potranno essere spesi per manifestazioni culturali e per altre iniziative di richiamo

CAGLIARI - Un milione e mezzo di euro per far conoscere la storia e la cultura di Arborea, Carbonia e Fertilia, le tre città di fondazione più importanti della Sardegna: denari che potranno essere spesi per manifestazioni culturali e per altre iniziative di richiamo. Sorretta da una larghissima maggioranza, la proposta di legge è stata presentata questa mattina da Michele Ennas (Cinque Stelle), Giorgio Oppi (Udc), Emanuele Cera (Forza Italia) e Francesco Mura (Fdi).
Proprio quest’ultimo ha sottolineato il fatto che «non è una coincidenza la presentazione di questo testo normativo nel giorno della memoria per le vittime delle foibe, perché la Sardegna e in particolar modo Fertilia ha accolto centinaia di esuli di Istria, Dalmazia e Fiume, territori dove i partigiani del dittatore Tito hanno massacrato la popolazione civile inerme».
Per Ennas «la legge si propone di valorizzare un patrimonio culturale celato e meno noto. Con uno stanziamento iniziale di un milione mezzo di euro si potranno finanziare iniziative culturali organizzate dai Comuni, dagli enti locali o anche dai privati. Spetterà poi alla giunta individuare le modalità e i tempi». Di Carbonia e del suo sviluppo, che «grazie all’arrivo di siciliani, calabresi e altri dalla fine degli anni ’30 l’ha portata ad avere anche 50 mila residenti», ha parlato Giorgio Oppi decano dei consiglieri regionali sardi. Oppi si è augurato «la rapida approvazione di una legge che unisce tutti».
Per Emanuele Cera «è necessario e giusto ricordare anche i contadini e gli operai sardi, in particolare della provincia dell’Oristanese, che hanno liberato le paludi di Terralba per consentire la fondazione di Arborea. Questa legge è un riconoscimento anche per loro». Ora il testo, che si compone di otto articoli, dovrà essere approvato dalla commissione, prima del passaggio definitivo in Aula.
|