Red
19 febbraio 2021
Aou Sassari vaccina i volontari del 118
Per i trecento operatori del soccorso utilizzati i vaccini prodotti da “AstraZeneca”. Quattro le equipe del´Azienda ospedaliero universitaria impegnate

SASSARI - Trecento volontari operatori del 118 sono stati vaccinati ieri (giovedì), su indicazione della Regione autonoma della Sardegna, dalle quattro equipe vaccinali dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari. Le quattro squadre, da gennaio, stanno lavorando senza sosta nel centro vaccinale di Viale San Pietro. Una struttura complessa, coordinata da Antonello Serra e da Paolo Castiglia, dotata di quattro ambulatori per la somministrazione, in cui sono operativi quattro medici, otto infermieri e quattro ausiliari; quindi, un laboratorio per la preparazione delle dosi, uno per la conservazione dei vaccini e un centro di immissione dati collegato con il sistema regionale.
A ricevere il vaccino sono stati i volontari della Misericordia Sassari, Croce rossa, Soccorso sardo, Sassari soccorso, Croce azzurra Osilo, Croce azzurra Ossi, Croce bianca Laerru, Avis Perfugas, Dueffe soccorso Nulvi, Sardegna emergenza, Avis Uri, Sant’Anna Sorso, Avis Porto Torres, Chiaramonti soccorso, Avis Sedini, Avis Valledoria e Croce verde Viddalba. Per i trecento operatori volontari del 118, la seconda dose del vaccino sarà somministrata fra tre mesi. Questo, perchè sono stati impiegati i vaccini “AstraZeneca”, che hanno una tempistica per il richiamo differente rispetto ai vaccini utilizzati tra gennaio e febbraio per gli operatori sanitari aziendali.
Ma non è questa la sola differenza. Il vaccino, sviluppato dall'Università di Oxford con AstraZeneca (ma per la produzione del vettore adenovirale c'è anche la presenza dell’italiana “Advent-Irbm” di Pomezia), rispetto ai vaccini “Pfizer” e “Moderna”, sfrutta un approccio diverso per indurre la risposta immunitaria dell'organismo verso la proteina “spike”. L'Istituto superiore di sanità ha spiegato che si tratta di un vaccino a «vettore virale che utilizza una versione modificata dell’adenovirus dello scimpanzé, non più in grado di replicarsi, come vettore per fornire le istruzioni per sintetizzare la proteina spike di Sars-Cov-2. Una volta prodotta, la proteina può stimolare una risposta immunitaria specifica, sia anticorpale che cellulare».
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