Red
20 febbraio 2021
Truffa romantica a Olbia
Ancora un caso di “romance scams” scoperto dai Carabinieri del Reparto Territoriale di Olbia, Stazione di Olbia centro, che hanno identificato e denunciato gli autori della truffa realizzata attraverso l’uso di note piattaforme social

OLBIA - Ancora un caso di “truffa romantica” (“romance scams”) scoperto dai Carabinieri del Reparto Territoriale di Olbia, Stazione di Olbia centro, che hanno identificato e denunciato gli autori della truffa realizzata attraverso l’uso di note piattaforme social. I fatti si riferiscono allo scorso anno e, come per l’episodio dell’ottobre 2020, è stata usata una figura di un militare, in questa circostanza un comandante dell’Esercito statunitense in forza in Iraq. Le indagini, coordinata dalla Procura della Repubblica di Tempio Pausania, hanno portato a deferire in stato di libertà due nigeriane residenti nel milanese, perché responsabili di truffa pluriaggravata, con sostituzione di persona, ai danni di una 50enne olbiese, sposata e con figli, che circa un anno fa aveva sporto denuncia.
Dopo essere stata agganciata su “Instagram” e “Hangout” da un sedicente comandante Usa in missione (Richard Miller), la donna, infatuata e impietosita, è stata abilmente persuasa a inviare, a più riprese, ingenti somme di denaro necessari al soldato per ottenere delle ferie dal Comando, per assistere in patria i due figli minori, orfani di madre, ma anche per ricevere un’elargizione militare. Il flirt virtuale è andato avanti per circa tre mesi, nel corso dei quali la malcapitata, anche contraendo finanziamenti personali, ha effettuato bonifici Iban e ricariche su carte di credito per oltre 30mila euro, anche perché persuasa (con comunicazioni e certificazioni militari false) di essere in contatto direttamente con il Comando militare Usa e, in particolare, di essere stata indicata come beneficiaria dal “Comandante Miller” di una parte di un’ingente premio ricevuto per il servizio di pace in Iraq (1,5milioni di dollari).
Le indagini dei militari di Olbia centro, svolte incrociando dati dei pagamenti, telefonici, social e anagrafici, hanno portato al rintracciare nel Milanese due giovani nigeriane che, sottoposte a perquisizione con la collaborazione dei Carabinieri del luogo, sono state trovate in possesso di alcune carte di credito dove era confluita una parte del denaro. Le carte di credito, svuotate, sono state sequestrate, mentre altri pagamenti risultano effettuati su conti esteri (in Germania e in Spagna). Sono in corso ulteriori indagini per localizzare eventuali complici e verificare analogie con eventuali altre truffe patite con lo stesso modus operandi.
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