Red
23 febbraio 2021
Sequestrate littorine e carrozze storiche
La Guardia di finanza e i Carabinieri di Cagliari hanno eseguito il decreto di sequestro emesso dalla locale Procura della Repubblica di oltre trenta mezzi rotabili storici databili tra i primi del Novecento e il 1932, attualmente depositati nelle stazioni di Monserrato, Mandas, Sassari e Macomer

CAGLIARI – Chiude in queste le indagini sul territorio, la Guardia di finanza e i Carabinieri di Cagliari hanno eseguito il decreto di sequestro emesso dalla locale Procura della Repubblica di oltre trenta mezzi rotabili storici databili tra i primi del Novecento e il 1932 (locomotive, carrozze e vecchie “littorine” sullo stile del razionalismo funzionale), attualmente depositati nelle stazioni ferroviarie di Monserrato, Mandas, Sassari e Macomer. L'indagine della Finanza, adeguatamente rapportata alla locale Autorità giudiziaria, si è sviluppata in sinergia tra le Forze di Polizia, per impiegare le competenze specialistiche del locale Nucleo Carabinieri del Comando Tutela patrimonio culturale. Sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Cagliari, sono state svolte verifiche congiunte nelle quattro stazioni ferroviarie, dove è stato possibile constatare lo stato di abbandono e di pessima conservazione in cui versano numerosi mezzi rotabili, assoggettati, in virtù dell’epoca di fabbricazione, al vigente Codice dei beni culturali e del paesaggio, secondo cui i beni di interesse storico/artistico debbono essere adeguatamente conservati da parte dell’ente proprietario e destinati a un uso compatibile con il loro carattere storico.
L'ndagine è stata sviluppata anche con le rilevazioni aeree eseguite dal Reparto Operativo aeronavale della Guardia di finanza. I mezzi e la rete ferroviaria a scartamento ridotto della Sardegna, che si estende per circa 609chilometri sui 1.035 totali di strade ferrate esistenti nell’Isola, ne fanno un caso unico nel panorama non solo italiano, ma addirittura europeo delle ferrovie storico-turistiche per estensione, paesaggi ambientali attraversati, rarità tecniche scomparse sulle ferrovie in esercizio ordinario. La costruzione delle linee, avviata nella seconda metà dell’Ottocento e proseguita fino al 1932, aveva la funzione di complementarietà rispetto alla rete a scartamento ordinario gestita dalle Ferrovie dello Stato.
Si tratta dell’unico caso nazionale di regione in cui lo sviluppo delle ferrovie “complementari” a scartamento ridotto supera, per estensione, quello delle linee principali delle Ferrovie. Il sequestro si è reso necessario per assicurare il corpo di reato in attesa di accertare, anche con successive attività ispettive da espletare con l’ausilio di personale qualificato della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio di Cagliari, l’effettivo interesse culturale del parco rotabile, nonché la consistenza, lo stato di conservazione e manutenzione dello stesso. Sono al vaglio degli inquirenti alcune ipotesi di reato quali danneggiamento del patrimonio storico culturale nazionale, uso illecito di beni culturali, pregiudizievole per la loro stessa conservazione e abuso d’ufficio. L’attività si è caratterizzata anche per la collaborazione della Soprintendenza per la Città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna.
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