Red
24 febbraio 2021
Malattie rare: in campo un team dell´UniCa
Il gruppo di ricerca interdisciplinare dell´Università degli studi di Cagliari, guidato da Pierluigi Caboni e Luigi Atzori, partecipa al progetto europeo “Prodgne”, in sinergia con gruppo di ricerca scientifica di importanti Atenei europei, con l´Ospedale pediatrico di Ottawa e con un´associazione di pazienti

CAGLIARI - Un team dell’Università degli studi di Cagliari partecipa al progetto europeo “ProDgne”, in sinergia con gruppi di ricerca scientifica di importanti università europee (Lisbona, Halle-Wittenberg e Cardiff), la realtà clinica dell'Ospedale pediatrico di Ottawa e l’associazione di pazienti “Gli equilibristi Hibm”. La notizia arriva a pochi giorni dalla Giornata mondiale delle malattie rare, in programma domenica 28 febbraio.
Il progetto di ricerca, della durata di tre anni, ha l'obiettivo di sviluppare nuovi farmaci, sicuri ed efficaci per il trattamento della miopatia Gne. Si tratta di una malattia genetica rara, che esordisce nella prima età adulta e che determina una progressiva degenerazione dell'apparato muscolare: una patologia che colpisce circa sei persone su un milione in tutto il mondo e che in Italia ha fatto registrare circa cinquanta casi.
Con studi metabolomici e lipidomici, il team guidato da Pierluigi Caboni (coordinatore del corso di Scienze tossicologiche e controllo di qualità al Dipartimento di Scienze della vita e dell’ambiente) e Luigi Atzori (docente di Patologia clinica al Dipartimento di Scienze mediche), si concentrerà sull’individuazione di biomarcatori in grado di valutare la severità della malattia e l'efficacia dei farmaci sviluppati grazie a questo progetto di ricerca scientifica. In questo contesto, la responsabile del progetto per l’associazione Gli equilibristi Hibm Michela Onali afferma che «ProDgne nasce dall’iniziativa del paziente e ha l’obiettivo di integrare i progressi scientifici e tecnologici con l’effettivo coinvolgimento attivo del paziente come promotore e co-creatore della ricerca in tutte le fasi di R&S (ricerca e sviluppo) del farmaco».
Nelle foto: il gruppo dell'Università di Cagliari che lavora al progetto
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