Red
16 aprile 2021
Covid a Porto Torres: il sindaco tira le somme
A oggi sono quattordici i positivi nella cittadina turritana, mentre in quarantena ci sono tredici persone. Massimo Mulas esprime preoccupazione per il silenzio riguardante la seconda dose di vaccino per gli ultraottantenni

PORTO TORRES – Oggi (venerdì), a Porto Torres si registrano quattordici positivi, mentre le persone in quarantena sono tredici. Intanto, il sindaco Massimo Mulas esprime preoccupazione sulla campagna di vaccinazione: «Siamo in attesa di sapere da Ats se a Porto Torres verrà attivato un presidio mobile per proseguire la campagna di vaccinazione. Ci preoccupa soprattutto l'assenza di notizie sul richiamo per gli ultraottantenni che hanno ricevuto la prima dose nella Sala “Filippo Canu”. Questo silenzio sta generando preoccupazione e sconcerto, i nostri uffici sono presi d'assalto da utenti e familiari che pretendono giustamente un aggiornamento. La nostra macchina organizzativa è pronta per le convocazioni, ma il tempo sta passando. Mi dispiace per le associazioni di volontariato che hanno confermato l'impegno manifestato nella prima campagna vaccinale: avrebbero il diritto anche loro di programmare le attività e in questo modo non possono farlo».
«Per quanto riguarda le altre fasce d'età, registriamo con favore che lunedì e martedì siano stati convocati a Promocamera i turritani nati tra il 1942 e il 1951. Confermiamo la nostra collaborazione per attivare anche a Porto Torres un presidio mobile, in modo che sia possibile la nostra scelta per chi non può andare a Sassari. Ma anche su questo fronte, dopo giornate di interlocuzioni continue e rassicurazioni, non riusciamo ad avere notizie certe. Credo che Porto Torres (terzo Comune più grande del nord ovest, con un porto dove transitano ogni giorni centinaia di passeggeri e una zona industriale che occupa, in presenza, personale proveniente da tutta la provincia) avrebbe meritato una maggiore considerazione. C'è infine un tema che ci sta particolarmente a cuore: la vaccinazione dei cosiddetti soggetti fragili. Qualcosa non sta funzionando nel meccanismo predisposto da Ats: anche in questo caso chiediamo di fare di tutto per somministrare la dose a questi soggetti, nel minor tempo possibile».
Intanto, domani, sabato 17, e domenica 18 aprile, la campagna di screening “Sardi e sicuri”, promossa dalla Regione autonoma della Sardegna e realizzata dall'Ares-Ats Sardegna, arriverà a Porto Torres. I tamponi verranno effettuati dalle 8.30 alle 13 e dalle 14 alle 18 nella palestra della scuola media di Via Brunelleschi 1 e in quella della scuola “Bellieni”, in Piazza Don Minzoni. Per quanto riguarda la campagna vaccinale, i residenti o gli stabilmente domiciliati a Porto Torres sono stati convocati dall'Ats nella Promocamera di Sassari per ricevere la prima dose lunedì 19 e martedì 20 aprile. Lunedì: dalle 9 alle 10 i nati nel 1942, dalle 10 alle 11 i nati nel 1943, dalle 11 alle 12 i nati nel 1944, dalle 12 alle 13 i nati nel 1945 e dalle 13 alle 14 i nati nel 1946; martedì: dalle 14 alle 15 i nati nel 1947, dalle 15 alle 16 i nati nel 1948, dalle 16 alle 17 i nati nel 1949, dalle 17 alle 18 i nati nel 1950, dalle 18 alle 19 i nati nel 1951. Per ricevere la somministrazione del vaccino anti Covid-19, i cittadini sopraindicati dovranno presentarsi nel centro vaccinale di Sassari, indipendentemente da altre modalità di prenotazione, muniti di tessera sanitaria e documento di identità. Per evitare attese o assembramenti, è chiesto a tutti i cittadini appartenenti a questa categoria di rispettare gli orari indicati.
Intanto, l'Assl Sassari ricorda che i sistemi di convocazione negli Hub distrettuali di riferimento (attraverso la piattaforma Cup, tramite comunicati stampa, con telefonata diretta e attraverso il proprio medico di famiglia) sono tra loro integrati. Per questo, resta sempre valida la possibilità di registrarsi nella piattaforma regionale per prenotare la somministrazione del vaccino anti Covid-19, nel rispetto delle categorie indicate (VaccinoCovid.SardegnaSalute). Resta sempre valida la possibilità di contattare il proprio medico di famiglia per organizzare la propria vaccinazione. Le persone che sono state convocate o invitate per la somministrazione del proprio vaccino attraverso i comunicati stampa con indicazione dei giorni, degli orari e delle categorie di riferimento, che per qualsiasi motivo non si sono potute recare nel proprio Hub distrettuale di riferimento, potranno sempre ricevere l’inoculazione del vaccino utilizzando gli altri metodi integrati ovvero attraverso il Cup o contattando il proprio medico di famiglia. Tutti i pazienti allettati o comunque impossibilitati a uscire dalla propria abitazione che ancora non fossero stati vaccinati, devono contattare il proprio medico curante per organizzare la somministrazione del vaccino a domicilio.
Nella foto: il sindaco Massimo Mulas
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