Red
17 aprile 2021
Diabetologia sarda nella morsa di criticità
Inefficienze e dispositivi obsoleti o fuori produzione, Le Associazioni scientifiche dei medici scrivono all’assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu: «I pazienti sardi devono avere le stesse opportunità terapeutiche del resto d’Italia»

CAGLIARI - Microinfusori obsoleti o fuori produzione, tavoli tecnici inesistenti e problematiche ancora irrisolte. Non c’è pace per i medici e i malati diabetici della Sardegna che, ancora una volta, manifestano le loro perplessità per le criticità, da tempo rilevate, più volte già segnalate e ancora non risolte, sulla situazione della diabetologia sarda. Per questo, il presidente dell'Associazione medici diabetologi Sardegna Gianfranco Madau e il presidente della Società italiana di diabetologia Mariangela Ghiani, con i rispettivi Direttivi, hanno scritto all’assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu, e al commissario straordinario dell’Ares Massimo Temussi per avere indicazioni e risposte chiare e «consentire ai pazienti sardi di avere le stesse opportunità terapeutiche concesse al resto d’Italia». Nella missiva inviata all’Assessorato, si segnala come nella gara d’acquisto per microinfusori e sensori siano prescrivibili dispositivi con tecnologia obsoleta. Per questo, con le associazioni dei pazienti, è stato chiesto di poter prescrivere in deroga i nuovi dispositivi con caratteristiche e funzioni tecnologicamente avanzate
Inoltre, per medici e pazienti ci sono altre due criticità segnalate alla Regione autonoma della Sardegna: la prima riguarda il numero massimo dei dispositivi prescrivibili, che ha portato a difformità prescrittive e di erogazione all’interno delle singole Assl; la seconda interessa l’esiguità dei sensori “G4” e “G5”: questi sono fuori produzione e i pazienti rischiano di dover sospendere il monitoraggio glicemico in continuo, con serie ripercussioni sul loro stato di salute. Inoltre, per i diabetologi, non si hanno ancora comunicazioni sulla delibera che avrebbe dovuto estendere la prescrizione del sensore “Free style libre” ai 24mila pazienti diabetici in terapia insulinica multiniettiva, nonostante l’assessore abbia più volte preso impegno formale per la prescrizione.
«Non sono neanche stati ripristinati i tavoli tecnici (consulta e coordinamento) necessari per dirimere queste e altre questioni importanti riguardanti la patologia diabetica. In diverse occasioni, i colleghi diabetologi, le società scientifiche e le associazioni dei pazienti si sono messi a diposizione per collaborare con chi di competenza per la risoluzione delle problematiche. Per questo chiediamo che vengano ricostituiti e convocati celermente. Vogliamo consentire ai pazienti sardi di avere le stesse opportunità terapeutiche concesse nel resto d’Italia». Infine, i rappresentanti delle società scientifiche sarde chiedono che «vengano impartite precise disposizioni con atto formale, non suscettibili di interpretazioni personali, circa il procedimento di prescrizione e acquisto dei device non in gara, le quantità di sensori prescrivibili e soprattutto come procedere alla sostituzione dei sensori G4 e G5 non più in produzione ed il procedimento per l’estensione della prescrizione degli Fgm ai pazienti aventi diritto».
Nella foto: l'assessore regionale Mario Nieddu
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