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15 giugno 2021
Punta Giglio, nuova lettera a Mattarella
L´oggetto, seppur da prospettive opposte e concorrenti, è sempre Punta Giglio e l´intervento in corso di realizzazione nell´ex Batteria militare sulla falesia di Alghero. Questa volta è Raffaele Cadinu ad interessa il Presidente della Repubblica, in risposta alla missiva dell´architetto Giovanni Oliva

ALGHERO - Seconda lettera indirizzata e protocollata presso la Presidenza della Repubblica Italiana, all'attenzione di Sergio Mattarella. L'oggetto, seppur da prospettive opposte e concorrenti, è sempre Punta Giglio e l'intervento in corso di realizzazione nell'ex Batteria militare sulla falesia di Alghero. Questa volta è Raffaele Cadinu ad interessa il Presidente della Repubblica, in risposta alla missiva dell'architetto Giovanni Oliva [ LEGGI]. Di seguito il testo integrale della lettera.
Egr. Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella
Mi chiamo Raffaele Cadinu e abito ad Alghero, sono un estimatore della Costituzione della Repubblica Italiana, che è il vertice delle nostre Leggi e la base del vivere democratico, Le scrivo poiché un mio concittadino, un architetto verosimilmente sospeso dall’Albo degli architetti, ha pubblicato sui quotidiani una lettera, a Lei indirizzata, artatamente priva dei riscontri necessari alla dimostrazione delle asserzioni riportate, e debbo affermarLe che, a mio avviso, tali mancanze siano tutt’altro che in buona fede. Il mio concittadino non Le ha scritto infatti che i lavori di restauro conservativo della ex postazione militare di Punta Giglio, ubicata nel territorio di Alghero all’interno di un Parco Regionale, siano conseguenti ad un bando pubblico del Demanio dello Stato che è il proprietario dell’immobile, e che all’uopo sono state rilasciate ben 14, tra autorizzazioni e pareri, da tutti gli organi istituzionali preposti.
I lavori infatti sono a carattere pubblico e il sito rimarrà pubblico e non privato come invece viene pubblicizzato nelle proteste anche sulla pubblica piazza, generando malcontento verso tutte le Istituzioni coinvolte nel processo amministrativo. Non Le ha nemmeno scritto che, a seguito di accessi agli atti al limite dell’ingerenza, vi siano state più risposte esaustive da più organi dello Stato e della Regione Sardegna, e tra questi la Soprintendenza ai Monumenti che ha l’Alta Sorveglianza dei Lavori, Il Parco Naturale Regionale di Porto Conte, il Corpo Forestale Regionale quale organo deputato al controllo, ed infine anche il Ministro Franceschini nel suo ruolo di Ministro dei Beni e delle Attività Culturali. Nonostante ciò il mio concittadino, narra, afferma e Le scrive che vi siano state “autorizzazioni che risultano con tutta evidenza forzature e distorsioni delle norme vigenti”, lasciando così intendere agli sprovveduti che leggono e approvano le sue affermazioni, che tutti gli Enti coinvolti nei quattro anni di iter autorizzatorio siano collusi, cosa questa che ha provocato e sta provocando malumore avverso i principi democratici e di rispetto delle Leggi e quindi della Costituzione.
Le lagnanze dell’Architetto Oliva infatti, come detto, non sono esaustive nell’esposizione dei fatti reali, e infatti in nessuna parte della missiva si rileva che già ha avuto le risposte dagli Enti preposti, peraltro organi dello Stato, e ripeto, in ultimo proprio il Ministro Franceschini. Stimatissimo Presidente Mattarella, nel rispetto del ruolo che Lei ricopre quale Garante della Costituzione, non credo Lei possa interessarsi o attuare una sospensione dei lavori inerenti uno scavo regolarmente autorizzato, profondo peraltro poche decine di centimetri e che sarà ricoperto in conformità alle regole dell’arte, ma sono invece molto preoccupato per il travisamento del termine Democrazia, che non può, a mio modesto avviso, essere confuso con la licenza di pubblicare fatti non coerenti con la totalità contestuale e quindi, con comportamenti reazionari e oscurantisti, resi pubblici con lettere indirizzate al Capo di Stato e tali da mettere in dubbio le Norme e le Leggi dello Stato stesso.
Preciso che sono le Norme e le Leggi con le quali è stato approvato e autorizzato il progetto di cui trattasi, le stesse che in qualità di cittadini dobbiamo rispettare e che stanno alla base del vivere civile sanciti dalla Costituzione, della quale Lei è il Garante.
Confido anche io, quale Sardo e cittadino della Repubblica Italiana nel Suo interessamento.
Porgo con la presente i doverosi e rispettosi Ossequi
Raffaele Cadinu
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