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Cor 16 giugno 2021
Il punto a 2 anni dalle elezioni
«Ripartiamo dai cittadini»
Troppo piccola la sala conferenze del Polisoccorso di Alghero per contenere tutti i presenti. I consiglieri di opposizione ritornano tra la gente e sferrano pesanti accuse d´immobilismo e inconsistenza amministrativa a Conoci e compagni. Ma anche proposte e la promessa di un dialogo costante con la città
Il <i>punto</i> a 2 anni dalle elezioni. «Ripartiamo dai cittadini»

ALGHERO - «C'è una città disorientata ed una grossa fetta di algheresi che si dicono sempre più pentiti di aver riposto fiducia in una coalizione che alla prova dei fatti dimostra ogni giorno di più inconsistenza amministrativa e immobilismo. Che vive di rendita e capitalizza il gran lavoro ereditato dall'ex Giunta comunale, ma che di questo passo, senza un briciolo di programmazione, lascerà fra due anni soltanto macerie». Non girano tanto con le parole i consiglieri comunali di Centrosinistra ad Alghero che martedì sera, a due anni esatti dalla sconfitta elettorale, con un semplice passaparola, hanno riempito oltre ogni più rosea aspettativa i locali del Polisoccorso di Via Liguria, tanto che Raimondo Cacciotto ha dovuto interrompere i lavori e far trasferire tutti all'esterno.

Troppo piccola la sala conferenze per la prima riunione in pubblico dopo oltre un anno di pandemia. E la grande partecipazione ed il desiderio di incontrarsi per discutere, dialogare e condividere problemi e situazioni, hanno trovato risposta nei numerosi temi toccati e analizzati dai sette consiglieri comunali presenti. «C'è grande voglia di vedersi di persona e questo avverrà almeno una volta al mese» ha assicurato in apertura Gabriella Esposito, capogruppo della lista più votata in città alle ultime amministrative - Per Alghero - prima di sferrare una durissima accusa sui gravi ritardi nella messa in sicurezza delle scuole, nonostante i poderosi finanziamenti reperiti negli anni scorsi dall'amministrazione Bruno, grazie al progetto Iscol@. Un problema, quello delle manutenzioni ordinarie e delle pessime condizioni in cui versano tutti i quartieri algheresi, ripreso più volte anche da Raimondo Cacciotto e Ornella Piras (Futuro Comune). Con una preoccupazione in più, dovuta all'immobilismo amministrativo, a causa del contratto triennale ormai scaduto dell'Alghero in House, «che espone i lavoratori a enormi rischi e la città alla trascuratezza».

Il Dem Mimmo Pirisi ha sottolineato «l'abbandono in cui versano periferie, borgate e agro nonostante le grandi e roboanti promesse fatte in campagna elettorale». Problemi che si ripercuotono sugli immobili pubblici e la viabilità, mai valorizzata come richiesto a più riprese dai comitati e dai residenti delle zone più periferiche di Alghero. Ma anche la lentezza con cui ci si muove sul fronte della pianificazione, dove «l'unico risultato ottenuto è grazie al lavoro già impostato sulla Bonifica». Pietro Sartore ha messo in evidenza «le clamorose incompiute della piscina coperta (e scoperta) a Maria Pia e la scuola Tarragona», stendendo un pietoso velo sul «caos posidonia» ormai conclamato a tutti i livelli. «Ritornano le montagne putrescenti al centro della città, mentre assistiamo alla nascita di siti di accumulo ormai ovunque, nonostante la vergognosa campagna costruita contro l'allora assessore Selva» ha rimarcato.

Sferzante Valdo Di Nolfo che ha parlato di un sindaco sotto scacco della Lega. «Non programmare vuol dire fermare l'equità. Senza la programmazione sono soltanto i furbi ad andare avanti, quelli che vantano più contatti». Il capogruppo di Sinistra in Comune ha poi aperto una seria discussione sul progetto di recupero dell'ex caserma di Punta Giglio, sottolineando come l'intero iter autorizzativo - oggetto oggi di forti critiche da parte del comitato di cittadini recentemente costituitosi - sia stato avviato e concluso dall'attuale amministrazione nel 2020. Favorevoli alla riqualificazione del compendio tutti i consiglieri che hanno rivendicato con forza il valore dell'intesa firmata nel 2017 con l'Agenzia del Demanio per valorizzare in chiave sostenibile un rudere che necessitava di urgenti interventi per la sicurezza e la libera fruizione, atto - hanno sottolineato - che nulla c'entra con le singole responsabilità in capo ai numerosi enti oggi coinvolti nell'esecuzione dei lavori. Ultimo intervento quello dell'ex sindaco Mario Bruno che ha chiuso i lavori congratulandosi apertamente con i colleghi consiglieri «per la preparazione dimostrata» ed indicando una nuova prospettiva per tornare presto al governo della città con una nuova classe dirigente.

Nella foto: un momento dell'incontro svoltosi ad Alghero



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