ALGHERO – Non si placa la controversia politica sull’emergenza casa che attanaglia la città di Alghero, ormai da tempo. Questa volta ad intervenire è il consigliere Valdo Di Nolfo, che sottolinea «l'inadeguatezza dell'amministrazione Tedde ad affrontare un problema così delicato come l'emergenza abitativa ad Alghero, perché, se da un lato si consuma ogni angolo della città alla forsennata ricerca di volumi da destinare alle seconde case dall'altra, da anni, come denuncia l'assessore regionale ai lavori pubblici, nulla viene fatto per affrontare la mancanza dei diritto fondamentale alla casa». Di Nolfo sottolinea come l'
intervento dell'assessore Pirisi dimostri la «volontà di nascondere le proprie manchevolezze ed il tentativo di scaricare sulla regione e sul precedente gruppo consiliare di Alghero Viva la mancata realizzazione delle case popolari». Il consigliere ripercorre le tappe che hanno caratterizzato la politica abitativa degli ultimi anni. «Il finanziamento che la regione mette a disposizione dell'ex IACP per realizzare 20 alloggi di edilizia residenziale pubblica ad Alghero risale al quadriennio 2000-2004. Il presidente dell'IACP - continua il consigliere - era il consigliere comunale Mario Donadu e l'assessore all'urbanistica del comune era il dott. Luigi Altea entrambi colleghi di partito dell'attuale Ass. Pirisi».
«Nel 2004 l'amministrazione individuò l'area su cui l'ente per le case popolari avrebbe realizzato l'intervento di edilizia residenziale pubblica, in regione "il Carmine", zona già urbanizzata e prossima ai servizi pubblici. L'opposizione del proprieterio del terreno e l'accondiscendenza dell'amministrazione fecero naufragare la scelta urbanistica, a dimostrazione del primato dell'interesse privato rispetto all'interesse pubblico. Nel frattempo viene approvato il bando di concorso per l'assegnazione degli alloggi in piena campagna elettorale regionale, cioè maggio 2004. La nuova scelta urbanistica avviene nel mese di ottobre con delibera del consiglio comunale 36/2004, con la quale si approvò il provvedimento avente per oggetto la scelta di costruire i 20 alloggi di edilizia residenziale pubblica in località "Sa Segada". Il gruppo consiliare di Alghero viva – continua di Nolfo - in tale situazione, non partecipò alla votazione, esprimendo in tale maniera, una scelta politica legittima e ragionata, rientrante nel pieno gioco delle regole democratiche. L'assessore Pirisi dovrebbe, invece, spiegare la mancata conclusione dell'iter amministrativo e della realizzazione degli alloggi a Sa Segada, senza addurre puerili motivazioni circa l'emanazione da parte della regione del piano paesaggistico, avvenuta solamente nel 2006, quindi ben due anni dopo la delibera del consiglio».
«È obbligo ricordare, sempre per la trasparenza d'informazione richiesta dall'assessore, che anche in presenza del piano paesaggistico, il comune avrebbe potuto perfezionare con lo IACP la cessione delle aree, e successivamente, con apposito accordo di programma con la regione, avviare la realizzazione degli alloggi da parte dello stesso IACP. Iter utilizzato da molti comuni isolani guidati da amministratori molto più sensibili. Ultimo atto di questo insignificante tentativo di risolvere il problema del diritto alla casa in città è il più subdolo e demagogico, difatti avviene durante la campagna elettorale delle scorse comunali quando il dott. Calaresu, presidente della commissione comunale assegnazione alloggi, provvedeva a pubblicare la graduatoria definitiva che attribuisce ai 20 aventi diritto appartamenti che non esistono, mai realizzati. Nel frattempo – conclude Di Nolfo - i cittadini bisognosi inseriti nella graduatoria definitiva di assegnazione di case popolari "invecchiano" inesorabilmente, e questo non per colpa di Alghero Viva o della Regione, ma per l'irresponsabilità grave dell'amministrazione comunale, sempre più attenta al problema dei costruttori algheresi e oristanesi (vedi lottizzazione Monte Carru) in cerca di aree fabbricabili che ai problemi della povera gente».
Nella foto Valdo Di Nolfo