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Cor 9 luglio 2021
Il Sardegna Pride manifesta a Sassari e Cagliari
Sabato 10 Luglio, dopo un anno di pausa, il Sardegna Pride manifesta a Sassari e Cagliari per evitare spostamenti di massa e eccessivi assembramenti
Il Sardegna Pride manifesta a Sassari e Cagliari

SASSARI - Sabato 10 Luglio 2021, dopo un anno di pausa, ritorna in piazza il Sardegna Pride, la manifestazione dell'orgoglio LGBT+ per le libertà e i diritti di tutte e tutti. La manifestazione si svolgerà in contemporanea a Sassari e Cagliari, per evitare spostamenti di massa e eccessivi assembramenti. Saranno due manifestazioni itineranti, senza i carri delle associazioni ma con una rinnovata energia e voglia di scendere in piazza per rivendicare la piena libertà.

Il motto scelto quest'anno “Fuori dal binario” è infatti denso di significati, dal rimando al F.U.O.R.I., Fronte Unito Omosessuali Rivoluzionari Italiani nato nel 1971, all'inclusione di tutte le identità, orientamenti e sensibilità che non si riconoscono nel binarismo di genere. Motto riassunto da quel “+” che accompagna tutta la grafica della manifestazione di quest'anno e che, nell'acronimo LGBT+, indica la varietà e molteplicità delle identità in cui ognuno e ognuna di noi può riconoscersi: Lesbiche, Gay, Bisessuali, Cis o Transgender, Queer, Intersex, Asessuali, Pansessuali, Genderfluid, Eterosessuali ecc.

Oltre alle rivendicazioni classiche, dal matrimonio egualitario alla riforma della legge 164 sui percorsi di transizione di genere, dalla messa al bando della mutilazione genitale per le persone intersex, all'educazione ad una cultura del rispetto di tutte le diversità nelle scuole (per le rivendicazioni complete vedi Documento Politico Sardegna Pride 2021 in allegato), in primo piano metteremo l'immediata approvazione del DDL Zan, il disegno di legge per l'estensione delle aggravanti, riconosciute dalla legge Mancino per alcuni crimini di odio, anche a quelli motivati da dall'orientamento sessuale, dall'identità di genere, dal sesso, dal genere e dalla disabilità. «Una legge che dovrebbe essere approvata all'unanimità, se il Parlamento italiano rappresentasse davvero la nostra società, e che invece incontra le falsità e le volgarità della destra politica e religiosa e il boicottaggio, per calcolo politico, di alcuni gruppi politici trasformisti come Italia Viva».



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