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26 luglio 2021
Corecom: dimissioni per Susi Ronchi
«Questa difformità determina un trattamento profondamente discriminatorio, per me inaccettabile sul piano personale e professionale, e non mi lascia altra scelta che quella di rinunciare, sia pure con rammarico, al mio incarico». Di seguito la sua lettera

CAGLIARI - «In data 19 luglio - si legge nella nota - ho rassegnato al Presidente del Consiglio regionale le mie dimissioni dall’incarico di Presidente del Corecom Sardegna. In base alla legge regionale istitutiva del Corecom sarà il Consiglio regionale a eleggere il mio successore. È una decisione sofferta, maturata in seguito a una discordanza di interpretazione tra l’amministrazione del Consiglio regionale e la lettura che, delle norme vigenti, viene data sia dal Dipartimento della Funzione pubblica che da una recentissima sentenza del Tribunale di Napoli. Vi è stata quindi una evoluzione nell’interpretazione delle norme di riferimento rispetto al momento in cui ho assunto l’incarico (dicembre 2019), di cui non si è voluto tener conto».
«Ne è conferma il fatto che in otto regioni italiane, alle quali si è affiancata di recente anche la Campania in seguito alla sentenza citata, tale lettura è pienamente accreditata, lasciando così l’Amministrazione del Consiglio regionale della Sardegna in una posizione di palese isolamento: l’amministrazione consiliare interpreta pertanto una normativa nazionale in modo assolutamente anomalo rispetto a tutte le altre amministrazioni. Questa difformità determina un trattamento profondamente discriminatorio, per me inaccettabile sul piano personale e professionale, e non mi lascia altra scelta che quella di rinunciare, sia pure con rammarico, al mio incarico. Ringrazio la parte politica che mi ha indicato alla presidenza del Corecom Sardegna e che ha sostenuto con convinzione fino in fondo il mio operato».
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