G.M.Z.
7 marzo 2008
Olio extravergine, Alghero da record
Ottima annata per la Sardegna, ma è la Riviera del Corallo che fa registrare i numeri migliori. Bassi i ricavi

ALGHERO – Cresce l'olivicoltura in Sardegna. Buono il bilancio reso noto oggi dall’Associazione degli Olivicoltori Sardi, per l'annata 2007/08. L’Assolisa ha sottolineato la produzione di 63mila quintali d’olio, che tenendo presente l’utilizzazione di 360mila quintali di olive, segnalano una resa del 17,5%. Economicamente la produzione ha un valore che si aggira attorno ai ventiduemilioni di euro, mentre dal punto di vista del territorio coltivabile, segnala un aumento quantificabile in circa 200 ettari. Numeri da record, se a questi si aggiunge l’ottima qualità delle produzioni, praticamente in tutti i territori della Sardegna. Ride Alghero, dove si segnala un trend positivo sotto tutti i punti di vista: Maggiori produzioni, migliori rese ed eccellenti qualità. Cresce l’interesse attorno all’olivicoltura algherese, grazie anche alla perseveranza di tanti piccoli olivicoltori del territorio che continuano a scommettere sulle peculiarità dell’olio targato Riviera del Corallo. Nonostante il sostegno al settore con l'organizzazione di numerose manifestazioni nel panorama regionale e il rinnovato dialogo con l’assessorato al Commercio del comune catalano, oggi più attento alle problematiche del settore, rimane ancora tanta strada da percorrere, affinchè l'oro giallo venga valorizzato in tutti i suoi aspetti. Aumentano anche i frantoi aperti, quattro in più rispetto a due anni fa e tutti aperti nella provincia di Sassari. Parallelamente all’aumento dei prezzi in bottiglia, diminuiscono leggermente quelli per l’olio sfuso, l'extravergine all’ingrosso ha un costo che varia tra i 3,5 ed i 4,5 euro al chilogrammo. Il presidente regionale dell’Assolisa Salvatore Piana, ha poi analizzato la produzione per zone, puntando l’obbiettivo sulla provincia di Sassari, dove è stato prodotto un terzo abbondante dell’intero risultato sardo. Proprio dalla provincia turritana arriva quasi per intero la produzione Dop. Questo tipo di produzione si attesta ancora attorno al 2percento dell’intera produzione di olio nella regione, ma per la gran parte, proviene da olivicoltori algheresi. Rimane un trend anomalo: l’olio prodotto in Sardegna viene consumato più altrove piuttosto che nell’isola. La conseguenza è che, anche quest’anno, la Sardegna importerà 145mila quintali di olio.
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