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21 dicembre 2021
Sogaer: Maria Lai in mostra in aeroporto
Il mondo immaginifico di Maria Lai, poliedrica artista sarda di chiara fama internazionale, sarà dal 23 dicembre in mostra all’Aeroporto di Cagliari per un’iniziativa culturale nata dalla collaborazione tra Sogaer e Fondazione Maria Lai

CAGLIARI - Il mondo immaginifico di Maria Lai, poliedrica artista sarda di chiara fama internazionale, sarà dal 23 dicembre in mostra all’Aeroporto di Cagliari per un’iniziativa culturale nata dalla collaborazione tra Sogaer e Fondazione Maria Lai. L’esposizione, che accoglierà passeggeri e visitatori del ‘Mario Mameli’ fino al 26 febbraio prossimo nei locali della Cagliari Airport Library, la Biblioteca dell’aeroporto, ruota intorno a sette opere realizzate da Maria Lai mediante l’utilizzo di materiali eterogenei che l’artista ha scelto per veicolare il suo messaggio.
«Il viaggio è la casa. Non solo la mia casa, ma quella di tutti noi. Siamo sulla terra, che gira a circa trenta chilometri al secondo, in un viaggio che è pur sempre un viaggio speciale, dove non si distingue la partenza dal ritorno. La vera nostalgia non è quella per un’isola. È l’ansia di infinito». Sono le parole di Maria Lai che, parlando di viaggi e di Sardegna, meglio spiegano perché la scelta di Sogaer e della Fondazione Maria Lai non è affatto casuale: esporre in aeroporto le opere dell’artista di Ulassai le fa dialogare proprio con chi parte e chi arriva sull’Isola evocando altri tipi di viaggio, altri
modi per entrare in relazione con il mondo e con l’arte che lo rappresenta.
Il bronzo, la stoffa, il legno, la carta, il filo, l’inchiostro, la terracotta, la sabbia costituiscono il lessico unico e inimitabile del linguaggio di Maria Lai che, mettendo in costante relazione le tradizioni locali con i codici globali, il mondo classico con il contesto contemporaneo, l’artista e il suo pubblico, sono funzionali a un racconto mai uguale a se stesso, a una ricerca di armonia basata sullo scambio e sulla interconnessione fra gli individui. Parole e materiali vengono cuciti insieme dal filo di
Maria Lai, simbolicamente e non, per assumere un significato che, a otto anni dalla sua scomparsa, resta incredibilmente attuale.
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