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29 marzo 2022
Cinema al femminile ad Alghero
Il tema di quest’anno, fortemente ispirato ai drammatici avvenimenti che stanno coinvolgendo l’Ucraina, prende in prestito un verso della famosa canzone “Il mio nemico”, di Daniele Silvestri, per raccontare la guerra attraverso lo sguardo, le storie e le voci delle donne, davanti e dietro la macchina da presa

ALGHERO - Comincia il 1° aprile la consueta rassegna che la Società Umanitaria di Alghero dedica al cinema al femminile. Il tema di quest’anno, fortemente ispirato ai drammatici avvenimenti che stanno coinvolgendo l’Ucraina, prende in prestito un verso della famosa canzone “Il mio nemico”, di Daniele Silvestri, per raccontare la guerra attraverso lo sguardo, le storie e le voci delle donne, davanti e dietro la macchina da presa. “Non farla nel mio nome”, questo il titolo del breve ciclo, ci ricorda che la guerra non è mai distante da noi, né geograficamente né storicamente, e che ci riguarda indistintamente. Non solo contro quella in corso in Europa, ma contro tutte le guerre del resto del mondo, il Centro di Alghero si unisce al coro di chi a gran voce chiede la pace.
Venerdì 1° aprile il docu film della regista ucraina Iryna Tsilyk (sala Lo Quarter ore 20), La terra è blu come un’arancia, ci porta nel Donbass, dentro la vita di una famiglia che sta realizzando un film sulla propria vita quotidiana in un paese sotto assedio, tra angoscia costante e voglia di ridere, sognare e vivere. Venerdì 8 aprile sarà la volta di Quo vadis, Aida? (ore 20), di Jasmila Zbanic. La pluripremiata regista bosniaca continua a puntare i riflettori sulla sua terra e, grazie agli occhi della protagonista, Aida, ci riporta al 1995, durante uno degli avvenimenti più tragici e vergognosi del secondo dopoguerra in Occidente.
A chiudere la rassegna, venerdì 15 aprile, Alla mia piccola Sama (ore 20), di Waad al-Kateab e Edward Watts, tragica storia della resistenza a oltranza e della definitiva resa dell’ultimo ospedale rimasto ad Aleppo est, nel 2016, durante la guerra in Siria. Il film racconta l’esperienza della giornalista e regista Waad al-Kateab che decide di restare in città per aiutare la sua gente e documentare l’accaduto, ma anche per spiegare a sua figlia, la piccola Sama, perché nonostante la sua nascita, sua madre e suo padre abbiano deciso di restare in un paese in guerra. L’ingresso alle proiezioni è gratuito, ma è consigliata la prenotazione telefonando allo 079 97 43 75 (dal lunedì al giovedì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 18.00 e il venerdì dalle 10.00 alle 13.00) o scrivendo all’indirizzo email alghero@umanitaria.it. Per l’accesso in sala sono richiesti Green Pass rafforzato e mascherina FFP2.
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