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Antonio Sini
26 marzo 2008
Spiaggia flagellata dal libeccio
Di fronte al Palazzo dei Congressi, il mare arriva sin sotto la vegetazione, in prossimità del canneto che lambisce la strada. Una depressione che nel punto più basso supera i due metri di dislivello

ALGHERO – I danni causati da un “weekend da pieno inverno” sono ben visibili nella costa algherese. Flagellata quella esposta a Nord, la parte di spiaggia che soffre da anni un fenomeno erosivo incessante. Ancora una volta, la forza del vento di ponente e libeccio e del mare, ha sfondato la barriera di sabbia, proprio di fronte al Palazzo dei Congressi, nei pressi di Fertilia. Danni enormi, con una depressione che nel punto più basso supera i due metri e mezzo di dislivello. Teatro di ripascimento nel 2004 (più che altro un semplice riporto di sabbia), con la deposizione di circa 5000 metri cubi di sabbia proveniente dal lido San Giovanni, dove si stavano predisponendo le opere del Lungomare Busquet, il tratto di litorale prima della borgata giuliana rimane la zona più “debole” di tutta la costa, sempre in eterna sofferenza. Da allora al capezzale del litorale si sono recati in tanti, ma alla luce di quanto ancora si vede, non si trovano risorse e progettualità valide per evitare che il mare invada la carreggiata stradale. La costa, direttamente esposta alla traiettoria del vento, quando questo si presenta con una certa intensità e persistenza, subisce violenti attacchi ad opera del mare. L’erosione a cui il tratto di costa è esposta a causa delle continue mareggiate, è risaputo da tempo, sarebbe ormai il caso di tutelare maggiormente la spiaggia. Negli ultimi dieci anni l’erosione dell’arenile ha fatto indietreggiare la linea della battigia, in alcuni punti, addirittura di decine di metri. Il mare arriva sin sotto la vegetazione, in prossimità del canneto che lambisce la strada. E’ tempo di vigilare, ma soprattutto d’intervenire, con l’auspicio che l’ amministrazione locale tuteli maggiormente la prima fonte di “reddito turistico” di Alghero, ossia le spiagge. Dopo numerosi convegni e studi sul problema, sarà importante che la poseidonia spiaggiata, che si deposita costantemente in loco, non venga rimossa dai mezzi gommati meccanici, perché forse, è proprio l’unica barriera naturale contro il pericolo erosione.
Nella foto, come si presenta la costa di Alghero nel tratto davanti al Palazzo dei Congressi
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