red
30 marzo 2004
Ridurre le festività equivale alla perdita del 5% del valore salariale
Secondo il Codacons l’esternazione di Berlusconi è assurda. Negli ultimi anni in Italia sono state soppresse ben 4 festività

"Con il carovita attuale e l´inflazione reale che erode i salari dei lavoratori - sostiene il Presidente Codacons, Avv. Carlo Rienzi - lavorare di più godendo di un numero inferiore di giorni di ferie determinerebbe complessivamente la perdita ulteriore del 5% del valore dei salari dei lavoratori. Infatti crescerebbero solamente i giorni lavorativi, mentre gli stipendi rimarrebbero inalterati. A tutto ciò - prosegue Rienzi - occorre aggiungere che gli stipendi in Italia crescono sulla base di un´inflazione distante anni luce dalla realtà".
"Le dichiarazioni del Presidente del Consiglio sono assurde soprattutto se si considera che negli ultimi anni sono state soppresse in Italia ben 4 festività. A questo punto perché Berlusconi non sopprime le ferie e tutte le festività, domeniche comprese? - Domanda provocatoriamente Rienzi - Così i cittadini, costretti a lavorare tutto il tempo, e la cui situazione economica non è certo rosea, risolverebbero il problema delle spese e degli acquisti una volta per tutte".
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