S.A.
25 giugno 2022
Aree Snai in Sardegna salgono a 4
La Sardegna è tra le 23 aree che hanno già chiuso l’istruttoria e tra le prime ammesse al finanziamento. La prima area pilota è stata l’Alta Marmilla

CAGLIARI - Le aree Snai diventano quattro: la Sardegna è tra le 23 aree che hanno già chiuso l’istruttoria e tra le prime ammesse al finanziamento. La prima area pilota è stata l’Alta Marmilla, ha poi seguito lo stesso percorso della ‘Strategia nazionale aree interne’ anche il territorio del Gennargentu-Mandolisai e da ieri il Ministero per il Sud e la Coesione territoriale, promuovendo l'allargamento della SNAI per la programmazione 2021-2027, ha inserito anche la Barbagia e la Valle del Cedrino.
Gli interventi saranno sostenuti dai Fondi strutturali europei della programmazione 2021-2027, ma anche da risorse nazionali legate principalmente al Fondo per lo Sviluppo e la Coesione: alla Sardegna per il programma di sviluppo delle aree Barbagia e Valle del Cedrino andrà un finanziamento iniziale di 4 milioni di euro ad area. Altri 8 milioni, quattro a testa, verranno destinati alle prime due aree Snai. La copertura del programma per la Sardegna, considerate le quattro aree, arriva così a 16 milioni di euro. A queste risorse si aggiungeranno altri finanziamenti nazionali e fondi regionali a valere sul nuovo ciclo di programmazione una volta che il programma verrà definito.
La Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI) prevede di incrementare l’offerta di servizi pubblici, per garantire i diritti di cittadinanza, precondizioni per lo sviluppo e per far crescere la domanda di lavoro, l’occupazione e l’utilizzo del capitale territoriale latente attraverso progetti di sviluppo locale. Le Aree Interne si caratterizzano infatti per la peculiarità delle risorse naturali, paesaggistiche, culturali e di saperi tradizionali ma anche per la distanza dai centri di offerta dei servizi essenziali, fattore che riduce il benessere della popolazione locale e limita le scelte e le opportunità dei cittadini su sanità, istruzione, mobilità e digital divide.
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