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8 luglio 2022
«Politica energetica, la Sardegna sia protagonista»
La Sardegna non può limitarsi a dire "Not in my back yard". Così il consigliere regionale di Alghero, Marco Tedde, che spiega il suo mancato voto dei giorni scorsi sull´ordine del giorno sulle pale eoliche

ALGHERO - «Ritengo non sia possibile su questa materia strategica tentare di risolvere i problemi con un semplice ordine del giorno. Un OdG non si nega a nessuno, di solito si dice. Non è sufficiente in primo luogo affermare genericamente che non vogliamo le pale eoliche. Ma posto che dobbiamo adempiere agli obblighi della transizione energetica dobbiamo anche contribuire a programmare la produzione di energia, e dobbiamo contribuire a decidere dove, come e quando».
Così Marco Tedde (nella foto) in aula a Cagliari, spiega i motivi del suo mancato voto. Pale eoliche no, fotovoltaico no, carbone no, nucleare no, il gas ha difficoltà ad arrivare. Ricordo che proprio ad Alghero nel novembre del 2007 organizzammo il bilaterale durante il quale fu firmato l'accordo, inattuato, fra i Presidenti Prodi e Bouteflika, che parteciparono assieme ai governi algerino e italiano al gran completo, per far arrivare il gas.
Il Decreto Energia del Governo Draghi individua le opere e le infrastrutture necessarie al "phase out" dall'utilizzo del carbone nell'Isola e alla decarbonizzazione dei settori industriali della regione, secondo quanto previsto dal Piano nazionale integrato per l'energia e il clima (Pniec). Tra le opere considerate urgenti, anche la realizzazione di una nuova capacità di generazione a fonte rinnovabile e di adeguate risorse di accumulo dell'energia. Ebbene - conclude Marco Tedde - la Sardegna, con un atteggiamento di rinnovato protagonismo deve contribuire in modo più incisivo a individuare le nuove politiche energetiche e non può limitarsi a dire "Not in my back yard".
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