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2 aprile 2008
Endesa blocca il progetto Vitol
La rassicurazione fornita dall’amministratore delegato Joaquin Galindo

SASSARI - «Sospendiamo il progetto che prevede l’affitto a Vitol del deposito costiero di olio combustibile». È la rassicurazione fornita questa mattina dall’amministratore delegato di Endesa, Joaquin Galindo, al presidente della Provincia di Sassari, Alessandra Giudici, al sindaco di Sassari, Gianfranco Ganau, e a quello di Porto Torres, Luciano Mura. Nel corso di tre distinte telefonate arrivate a fine mattinata, Galindo ha tentato di riparare alla rottura verificatasi nelle ultime 24 ore. Di fronte alla decisione dei tre rappresentanti istituzionali di dimettersi dalla Commissione tecnica di controllo per la centrale di Fiume Santo – e di protestare in questo modo contro il mancato rispetto degli accordi da parte di Endesa e contro la mancata volontà di fissare un incontro per discutere in particolare della vicenda Vitol – l’amministratore delegato della multinazionale spagnola li ha contattati telefonicamente e ha spiegato loro che «Endesa non ha alcuna intenzione di contravvenire agli accordi presi e non vuole mancare di rispetto né al territorio né alle istituzioni che lo rappresentano». Ecco perché «a dimostrazione del fatto che teniamo ai buoni rapporti con voi e non intendiamo rinunciare ai progetti e agli investimenti fatti in pieno accordo sul territorio e per il territorio, accantoniamo l’intera faccenda Vitol, almeno per ora», ha detto in buona sostanza Joaquin Galindo, dicendosi disponibile per il faccia a faccia al quale sinora si era sottratto. Pur cogliendo con soddisfazione l’inversione di tendenza da parte dei vertici di Endesa, Alessandra Giudici, Gianfranco Ganau e Luciano Mura ribadiscono che «il nostro no al progetto Vitol è stato chiaro sin dall’inizio di questa vicenda, rispetto alla quale non sempre siamo stati informati nel modo e nei tempi giusti». Per questo motivo «sì all’incontro con Galindo, che avevamo già chiesto anche per verificare se con Endesa c’è ancora sintonia rispetto ai progetti futuri – concludono – ma rispetto al transito delle petroliere di Vitol restiamo contrari».
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