S.A.
28 ottobre 2022
159 anni di storia per la Confraternita di Stintino
La Confraternita di Stintino, dalle radici alle nuove generazioni: un incontro per raccontare e ripercorrere 159 anni di storia

STINTINO - La Confraternita di Stintino, dalle radici alle nuove generazioni. Ieri incontro tra il consiglio direttivo del sodalizio della Beata Vergine della Difesa e l'arcivescovo di Sassari Gian Franco Saba. Sottolineato il ruolo sociale e solidale dalla storica associazione nata sull'Isola dell'Asinara. I 159 anni di storia della Confraternita della Madonna della Difesa, con le sue radici, le sue caratteristiche i suoi valori, condensati nei racconti del consiglio direttivo del sodalizio stintinese, che ha spaziato dal primo priore Giovanni Succhi (1893-1894) a quello odierno, Antonio Diana.
Il tutto passando per le esperienze che ciascun componente del direttivo ha vissuto, indossando la cappa di colore granata del priore, per arrivare alle giovani generazioni e a un loro coinvolgimento sempre maggiore. Ieri nella casa della Confraternita, in via Sassari, l'arcivescovo di Sassari Gian Franco Saba - nella sua seconda giornata della visita pastorale -, accompagnato dal parroco don Daniele Contieri, è stato accolto dal presidente Giuseppe Benenati e dal priore Antonio Diana.
E' stato il presidente Benenati a raccontare la storia dell'associazione, dagli anni sull'isola dell'Asinara a quelli dell'"esilio" sulla terraferma nel 1885 quindi dalle difficoltà iniziali sino alla costruzione della prima chiesa e poi di quella parrocchiale. Per poi arrivare ai giorni nostri, con la costruzione della Casa della confraternita in via Sassari nel 2008. «Ha una funzione di aggregazione - ha aggiunto il priore Diana - e il fatto che qui trovino ospitalità anche le bandiere delle chiesette minori di Stintino ha proprio questo significato». All'incontro erano presenti anche Agostino Maddau in qualità di segretario quindi Paolo Satta tesoriere del sodalizio e i consiglieri Eleuterio Demontis, Eugenio Denegri, Nicola Schiaffino (unico ad aver ricoperto per due volte di seguito il ruolo di priore - nei due anni della pandemia), Emanuele Maddau e Angelo Benenati.
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