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11 novembre 2022
Pesca chiusa, proteste al Parco «Preoccupati per le tensioni»
Solidarietà con i pescatori ormai allo stremo. Nove membri dell´assemblea del Parco di Porto Conte annunciano un dettagliato accesso agli atti e si riservano di chiedere la convocazione urgente dei una assemblea straordinaria

ALGHERO - La scelta di cambiare la modalità di esecuzione delle riunioni di direttivo e assemblea - giustificata da un'inesistente emergenza Covid (cessata e formalmente chiusa con il Decreto Legge n. 24 lo scorso mese di marzo 2022) - espone in Parco di Alghero a critiche ovvie e scontate, soltanto le ultime in ordine di tempo. E' ormai mesi, infatti, che Casa Gioiosa si ritrova sotto la tempesta su più fronti. Tra i motivi di tensione degli ultimi giorni, la contrapposizione con i pescatori professionali in protesta davanti agli uffici di Tramariglio.
Tanto che Maria Antonietta Alivesi, Raimondo Cacciotto, Mario Bruno Giusy, Di Maio, Valdo Di Nolfo, Gabriella Esposito, Ornella Piras, Mimmo Pirisi e Pietro Sartore, membri dell’Assemblea del Parco, si dicono «molto preoccupati» per il disagio che mostrano i pescatori della piccola pesca professionale dell’Area Marina Protetta di Capo Caccia – Isola Piana che sono in presidio permanente ai margini della sede legale del Parco.
I suddetti esponenti politici hanno iniziato una azione conoscitiva sulle ragioni che hanno portato l’Ente Parco nelle persone del Consiglio direttivo e del Direttore ad interdire l’intera Area Marina Protetta, in autunno e inverno, alla pesca professionale. «A tal proposito - fanno sapere - abbiamo richiesto tutti gli atti propedeutici compresi monitoraggi, pareri scientifici qualificati, i verbali del Consiglio direttivo atti a dimostrare la bontà dei provvedimenti. Ci riserviamo di chiedere successivamente una Assemblea straordinaria».
Foto d'archivio
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