Il Presidente della Regione Christian Solinas ha nuovamente incontrato giovedì mattina, a Roma, il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini. Non mancano le polemiche nell´isola
CAGLIARI - Il Presidente della Regione Christian Solinas ha nuovamente incontrato giovedì mattina, a Roma, il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini. «Un incontro operativo e concreto» lo ha definito il Presidente Solinas, «incentrato sulle reali esigenze della nostra Isola e che ha avuto come tema principale quello delle opere viarie, il cui stato deficitario su cui questa Giunta sta cercando con forza di incidere, è noto anche al nuovo Governo».
Tre le arterie al centro del confronto, di cui una in fase di progettazione, l'Olbia-Arzachena-Palau, il completamento della Sassari-Alghero e l’ambizioso progetto della trasversale sarda, a cui si è aggiunto l’importante tema relativo ai lavori per velocizzare i collegamenti ferroviari (il Presidente ha sottolineato la necessità di investire sulla velocità della rete e di sviluppare la connessione di Nuoro verso Olbia). Un incontro collaborativo con il nuovo Governo che segue quello della scorsa settimana sulle dighe, e che, come evidenzia il Presidente, vuole imprimere un impulso decisivo alla realizzazione di opere strategiche e indispensabili per la Sardegna. Incontro che ha già fatto "drizzare" i capelli a molti. Soprattutto ad Alghero, con l'ex sindaco
Mario Bruno che lo ha definito «l'ennesimo spot propagandistico» sulle spalle dei sardi e degli algheresi, che da troppo tempo ormai attendono che il governatore-commissario della 4
Corsie avvii l'atteso appalto della
SS291.
«Abbiamo davanti un’occasione straordinaria che ci consente di avviare il più grande piano di modernizzazione ed efficientamento della rete viaria e infrastrutturale della Sardegna e non possiamo sprecarla. È per questo che con il nuovo Governo – ha detto il Presidente Solinas a margine dell'incontro a Roma col leader della Lega - condividiamo la necessità di aggredire quel gap infrastrutturale che per la nostra Isola e per i sardi è un freno allo sviluppo e alla libertà di movimento e circolazione». Molto probabile che al centro della seconda riunione ci sia stato spazio anche per definire caselle e poltrone in ottica del rimpasto in regione, sempre annunciato ma puntualmente rimandato.