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8 gennaio 2023
Rotary Alghero: due chiacchiere con Renato Giglio
L´intervista col neo presidente del Rotary Club di Alghero Renato Giglio, circa l’attività svolta l´ultimo semestre del 2022 dall´associazione algherese e gli obiettivi per il nuovo anno

ALGHERO - L’idea è quella di parlare, di obiettivi, di impegno, di sogni, di lavoro di gruppo. La conversazione con Renato Giglio, presidente del Rotary Club di Alghero, ha questo scopo, per raccontare quanto è stato fatto in questi primi sei mesi di presidenza.
Perché il Rotary?
«Il Rotary è una organizzazione che ha come scopo quello di essere parte attiva della società.
Il Rotary non fa beneficenza: fa leva sulla solidarietà umana, agisce nelle comunità più povere per sopperire ai bisogni primari e poi creare condizioni di sviluppo sostenibile e offrire dignitose condizioni di vita. Per capirci non si fa l’elemosina, ma si agisce per creare le condizioni perché l’elemosina non sia più necessaria».
Come agisce il Rotary?
«L’azione di ogni singolo rotariano deve rispondere a queste quattro domande: "Quello che pensiamo, diciamo o facciamo: è conforme alla verità? è corretto per tutti coloro che sono coinvolti è di stimolo per la crescita di migliore buona volontà reciproca e di sentimenti di amicizia? è di beneficio per tutti gli interessati?Se ognuno di noi rispondesse positivamente a questa domande probabilmente non ci sarebbe bisogno del Rotary o meglio saremo tutti rotariani».
Come si diventa rotariani?
«Di regola si diventa soci per cooptazione, avendo cura di coinvolgere chi viene ritenuto portatore di valore aggiunto per la comunità. Questo non esclude che le persone si possano avvicinare, mettendosi a disposizione».
Come è organizzato il Rotary?
Nel mondo esistono oltre 30.000 club che agiscono in rete per soddisfare esigenze delle comunità locali attraverso progetti di cooperazione che hanno spesso valenza internazionale, come il progetto End Polio Now od il progetto Scambio Giovani. Ogni anno la squadra rotariana si rinnova, con i soci che a rotazione assumono ruoli dirigenziali, senza preclusione per alcuno.
Quale è il filo conduttore della sua annata di presidente.
«Quest’anno la squadra che sono chiamato a coordinare ha l’obiettivo di far sì che il Rotary sia presente nella comunità locale con progetti a valenza culturale e sociale. Come in passato, con il Progetto Scambio Giovani, alcuni ragazzi (figli di non rotariani, ci tengo a precisarlo) stanno frequentando il quarto anno delle scuole superiori all’estero e noi ne stiamo ospitando altrettanti, nello specifico provenienti da Olanda ed Argentina. Il Rotary assiste e segue questi giovani, aiutandoli nell’integrazione, nei progressi scolastici, erogando anche una piccola somma per le spese spicciole. A luglio abbiamo organizzato un evento velico che ha coinvolto oltre 50 persone ed 11 imbarcazioni provenienti da Barcellona, riavviando le relazioni con la marineria catalana che in passato hanno generato gemellaggi tra le nostre comunità ed avviando un progetto di interscambio con il Reial Club Marítim Barcelona. Ad ottobre abbiamo tenuto ad Olmedo una partecipatissima conferenza divulgativa sul problema dei tumori femminili».
Ci parla del progetto Scarpe Rosse … per non dimenticare?
«La piaga dei femminicidi è drammaticamente esplosa in questi ultimi anni. Riteniamo che del tema non si possa parlare solo il giorno della giornata mondiale contro la violenza alle donne. Per questo abbiamo volutamente organizzato il giorno 26 novembre uno spettacolo teatrale che, grazie alla generosità dei cittadini algheresi, ha permesso di raccogliere una importantissima cifra che abbiamo destinato a Rete Dafne Sardegna, organizzazione che si occupa di offrire assistenza a donne e minori che abbiamo bisogno di tutela psicologica o legale. A dicembre abbiamo coinvolto altre prodighe persone che ci hanno permesso di contribuire al fondo di solidarietà a favore dei due figli di Ilaria Saladdino, barbaramente massacrata dall’ex marito. La nostra azione è sì quella di aiutare, ma il nostro scopo è quello di parlarne, sempre, fino a fare in modo che tutti abbiano preso coscienza del dramma che attraversano donne sole, ricattabili anche per la mancanza di indipendenza economica».
E per il prossimo semestre?
«Da gennaio andremo nelle scuole per aiutare i dirigenti scolastici nell’indirizzare le scelte dei giovani che si avvicinano, attraverso lo studio, al mondo del lavoro. Parleremo di Meta Verso, di progetti europei nel campo della scienza e delle relazioni internazionali. Parleremo di cultura, di formazione professionale, di inserimento nel mondo del lavoro. Ci occuperemo del dramma della ludopatia e del gioco d’azzardo, del bullismo, altro tema sottovalutato. La nostra attività vuole essere di supporto alle istituzioni, al mondo della solidarietà, creando sinergie con gli altri club service del territorio, facendo in modo che dalla comunità nasca qualcosa che sia più di una elemosina che pulisce la coscienza ma non affonda nel cuore delle persone».
Nela foto: la consegna da parte del Tesoriere del Club, Nanni Moscatelli, dell’assegno di euro 9.000 alla responsabile di Rete Dafne Sardegna, Annina Sardara
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