S.A.
11 aprile 2023
Nàrami presenta il libro di Pruneddu
Saranno Rita Pirisi, sapiente padrona di casa, e Giovanni Fancello, giornalista e scrittore, a dialogare con l’autore. Appuntamento il 14 aprile

ALGHERO - Venerdì 14 aprile alle ore 18.00, La storia della pasticceria dal Medioevo al Novecento, sarà la protagonista del nuovo appuntamento di Nàrami. Il libro di Francesco Pruneddu, Dolci d’Italia, dopo aver deliziato i telespettatori di Geo&Geo su Rai3, farà tappa a Sa Mandra, saranno Rita Pirisi, sapiente padrona di casa, e Giovanni Fancello, giornalista e scrittore, a dialogare con l’autore. Il fine principale del cibo non è solo quello di alimentare, di sfamare, dare sostanza, far vivere, ma anche quello di emozionare. Il dolci sanno creare memoria con i loro sapori, i loro colori e profumi; con le loro forme che rasentano la perfezione sanno sedurre.
La morbida consistenza di una timbada de latte, la soffice fragranza di una torta di marzapane, l’invitante profumo delle fritole, l’impareggiabile cromia del battenberg cake non possono che far venire l’acquolina in bocca, solo a guardarli. I dolci sembrano essere fatti apposta per appagare, stuzzicare le papille gustative di tanti impenitenti golosi, che potranno mettersi alla prova mettendo le mani in pasta, sperimentando e provando le ricette che Francesco Pruneddu dissemina nel suo libro.
Oltre alle dosi, agli ingredienti, il libro è ricco di storia, di usi, di costumi che diventano identità, sociologia, antropologia, golosità e bellezza. Checco Pruneddu, oltre che provetto pasticciere è un abile fotografo, comunicatore e food-blogger. Fotografare il cibo è una sua grande passione che fa con grande maestria. Le foto che illustrano Dolci d’Italia, sono un vero omaggio alla storia dell’Arte figurativa, in particolare alle atmosfere dei fiamminghi che hanno fatto delle nature morte, dello still life un marchio inconfondibile di stile. Un libro colmo di aneddoti, di curiosità, di leccornie e di tanta bellezza, che farà di Nàrami una serata imperdibile.
Nella foto: Rita Pirisi
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