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S.A. 28 novembre 2024
Il maestro internazione del fumetto Muñoz ad Alghero
Venerdì 29 novembre arriva ad Alghero il disegnatore argentino José Muñoz, maestro internazionale del fumetto e creatore negli anni Settanta, con Carlos Sampayo, della serie cult sul detective Alack Sinner, recentemente ripubblicata da Oblomov
Il maestro internazione del fumetto Muñoz ad Alghero

ALGHERO - I vicoli di Alghero, le strida dei gabbiani e il mare (più o meno) d’inverno. Uno scenario perfetto, vagamente noir, per accogliere una leggenda internazionale del fumetto, il disegnatore argentino José Muñoz, che proprio del noir ha fatto la sua cifra stilistica e che arriva al festival di:segni, ad Alghero, venerdì 29 novembre alle 19:15 nella Biblioteca del Mediterraneo in piazza Molo 2. Creatore, insieme a Carlos Sampayo, della serie a fumetti con protagonista il detective Alack Sinner (recentemente ripubblicata da Oblomov), che dagli anni Settanta ad oggi continua ad appassionare generazioni di lettori con il suo bianco e nero deciso e le sue atmosfere intense, vorticose e drammatiche, José Muñoz è uno dei più grandi, rispettati e influenti autori mondiali e una fonte di ispirazione per più generazioni di fumettisti. Da sempre affascinato dalla musica e dalla letteratura, ha realizzato, tra altre opere, due graphic novel sulla vita e l’arte di Billie Holiday e di Carlos Gardel e ha illustrato diversi romanzi tra cui “Pirati” di A. Conan Doyle, “L’inseguitore” di Julio Cortázar, "Lo straniero" e "Il primo uomo" di Albert Camus. A dialogare con lui della sua lunghissima carriera costellata di successi tra America Latina e Europa – si è trasferito in Italia a metà degli anni Settanta – ci sarà la giornalista e fumettista Virginia Tonfoni.

Ma José Muñoz non sarà l’unico ospite imperdibile della seconda giornata del festival organizzato dall’Associazione Alghero Fumetto, con il sostegno di Regione Sardegna, Camera di commercio di Sassari (bando Salude & Trigu), Comune e Fondazione Alghero. di:segni inzia infatti già alle 18:30 con una inquietante e ammaliante favola gotico-cyberpunk, “Canti del ferro” (Editoriale Cosmo), illustrata, con la consueta raffinatezza di contrasti tra colori brillanti e tonalità scure, e con una varietà di tecniche che vanno dall’acquerello alla china e al carboncino, da uno dei più talentuosi e raffinati illustratori nati in Sardegna, Daniele Serra, e scritta dall’irresistibile penna dark di Francesca Tassini. A dialogare con gli autori ci sarà Davide Padovani, redattore dello storico magazine online “Lo spazio bianco”. Il libro racconta una società, non troppo diversa dalla nostra, in cui i Media si fanno portatori di un ideale che respinge il concetto di imperfezione insita nell’essere umano, promuovendo innesti organici di circuiti sensoriali e parti robotiche. Come risultato, gli individui si trasformano in mostri cyborg per lo più inefficienti, mutilati e ridotti a puro desiderio e si aggirano in un paesaggio urbano crepuscolare e allucinato, dove si muovono quattro personaggi in cerca di identità e redenzione.

All’incontro con Daniele Serra e Francesca Tassini, seguirà quello già ricordato con José Muñoz. Poi la seconda giornata di di:segni si chiuderà in compagnia dell’illustratrice Sara Pilloni e della scrittrice Mariangela Valentini e della loro “Principessa e nuvola”, una storia che si rivolge in particolare ai più piccoli e che affronta, con delicatezza e in modo fantastico, il tema della perdita e del distacco attraverso la vicenda di Principessa, una bambina che non ha ricordi, non prova né fame e né sete, non prova freddo, e che un giorno si ritrova su un morbido cuscino fatto d’aria, Nuvola, che diviene il suo compagno di viaggio, isnsieme al quale parte alla scoperta di sé e di un mondo a lei sconosciuto. A dialogare con le autrici ci sarà la scrittrice Speranza Serra, l’incontro sarà impreziosito dalla letture di Maria Antonietta Azzu e le musiche del flautista Roberto Desiato.
16:11
Riprende il 6 dicembre la programmazione di Atelier#. Talk sul progetto "Bolig", che vede coinvolta la Fondazione Alghero nella produzione di oggetti in terracotta firmati Terrapintada: oggetti che riproducono, nella forma e nella texture materica i bolig (i famosi «burìc»), con la parola in algherese incisa sulla superficie



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