Red
10 luglio 2008
Pesca illegale a sud della Sardegna
Osservatori di Oceana a bordo della nave di ricerca "Marviva Med" hanno identificato e denunciato l´attività di varie imbarcazioni italiane

CAGLIARI - L’organizzazione per la conservazione marina Oceana sta conducendo un progetto insieme alla Fondazione Marviva nel Mar Mediterraneo, destinato alla protezione delle risorse ittiche come il tonno rosso, alla denuncia di attività di pesca illegali e alla protezione di habitat marini in pericolo. Durante questa settimana, osservatori di Oceana a bordo della nave di ricerca Marviva Med hanno identificato e denunciato l'attività di varie imbarcazioni italiane, provenienti da porti del nord e della costa ionica siciliana, che sembra abbiano trovato un rifugio per la loro attività illegale in acque limitrofe alla Tunisia. Questi pescherecci realizzano campagne di pesca di vari giorni fino alle zone di pesca di pesce spada a Sud della Sardegna e fino alle zone orientali della Tunisia. Xavier Pastor, Direttore Esecutivo di Oceana per l’Europa e responsabile della campagna a bordo del Marviva Med, ha ribadito ancora una volta la necessità di porre fine all’uso di questo attrezzo da pesca: «Oceana sta conducendo una campagna contro l’uso di questo attrezzo illegale da oltre quattro anni. Alcuni di questi pescherecci illegali sono una vecchia conoscenza della nostra organizzazione, dato che negli scorsi anni sono stati osservati e denunciati per l’uso di reti derivanti e, in alcuni casi, sono stati perfino sovvenzionati per riconvertirsi ad altri attrezzi da pesca più sostenibili».
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