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A Torino i 75 anni del Consiglio regionale
Al Salone Internazionale del libro di Torino il progetto scientifico dedicato alla storia del Consiglio regionale della Sardegna, sostenuto dalla Fondazione Antonio Segni

SASSARI - Un bilancio inedito dei 75 anni del Consiglio regionale della Sardegna, tra autonomia, trasformazioni sociali e modernizzazione dell’isola, nel contesto della Repubblica e del regionalismo italiano. La Fondazione Antonio Segni ha sostenuto il progetto scientifico e culturale che ha portato nei mesi scorsi alla pubblicazione del volume “Il Consiglio regionale della Sardegna” curato dai professori Antonello Mattone e Salvatore Mura, edito dalla casa editrice Ilisso di Nuoro. Il volume, articolato in sei parti, gode del contributo di oltre trenta autori, studiosi e addetti ai lavori con sensibilità e attitudini scientifiche diverse che arricchiscono un’opera sinora mai realizzata, ultimo capitolo della più grande storia secolare dell’autonomia sarda. L’opera sarà tra i protagonisti a Torino della XXXVII edizione del Salone Internazionale del Libro, venerdì 16 maggio, alle 12.20 nello spazio Sardegna allestito al Padiglione 2 del Lingotto. L’incontro, realizzato in collaborazione con l’AES - Associazione Editori Sardi e moderato da Adriano Viarengo, studioso dell’età del Risorgimento e membro della Deputazione Subalpina di Storia Patria, vedrà la partecipazione dei due curatori.
«Il libro si colloca idealmente in continuità con gli Acta Curiarum Regni Sardiniae, la collana promossa Consiglio regionale della Sardegna dedicata agli antichi Parlamenti sardi – spiega il professor Mattone, già direttore del Dipartimento di Storia all’Università di Sassari, oggi presidente del comitato scientifico della Fondazione Antonio Segni. Nella panoramica degli studi sulla storia della Sardegna contemporanea – aggiunge – non vi era ancora a disposizione un’opera di sintesi sul Consiglio regionale che potesse costituire una sorta di bilancio dell’attività svolta in quasi 75 anni». Il libro, suddiviso in sei capitoli, affronta ogni aspetto cruciale del Consiglio regionale, dalle sue origini con focus sullo Statuto autonomo e le tensioni costituenti, sino al suo funzionamento interno, tra riforme istituzionali e rapporti con gli enti locali con un dettagliato repertorio biografico di tutti i consiglieri regionali e i presidenti delle Giunte dal 1949 ad oggi.
«Questo volume si lega indirettamente all’esigenza, particolarmente avvertita – spiega ancora il professor Mura, docente di Storia contemporanea nel Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Sassari e direttore della Fondazione Segni – di un rilancio dell’istituzione rappresentativa che negli ultimi anni, forse addirittura nell’ultimo trentennio, è in crisi, tanto che all’orizzonte si fa fatica a scorgere una nuova stagione». L’opera di quasi 400 pagine ambisce a rappresentare un‘occasione di riflessione e confronto, l’assemblea legislativa regionale, anche considerate le sue contraddizioni, costituisce un patrimonio acquisito e irrinunciabile del popolo sardo.
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