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Sergio Ortu
4 maggio 2004
Contro le mareggiate occorrono rimedi più efficaci
Prima di distendere i metri cubi di sabbia trasportata si sarebbe dovuto assicurare il corpo dunale, come previsto, con una palizzata in modo da evitare anche l’ennesima invasione del mare sulla carreggiata attutendo così l’effetto risacca

Sono svaniti come una bolla di sapone i circa 2500 metri cubi di sabbia depositati sulla spiaggia antistante il palacongressi su viale 1° maggio. Vanificata dunque l’opera di ripascimento attuata dall’amministrazione comunale in collaborazione con il prof. Ginesu dell’Università di Sassari. Nulla si è potuto fare di fronte alla violenza dei marosi di questi ultimi giorni. Le libecciate che hanno soffiato nella tarda mattinata di oggi(martedì) fino a 24 nodi, hanno letteralmente montanto il mare producendo onde anche di 4 metri in prossimità della litoranea per Fertilia. Onde che hanno inghiottito tutta la sabbia depositata su quel tratto di costa. L’acqua del mare ha quindi raggiunto la carreggiata come abitualmente faceva in giornate di maltempo analoghe in tutto il periodo invernale. L’impetuosità di madre natura ha perciò vanificato la prima opera di ripascimento sulle coste della Riviera del Corallo, dimostrando che occorrono rimedi un pò più efficaci per fronteggiare le imponenti e sempre più frequenti libecciate che si abbattono sulla Riviera. In effetti prima di distendere i metri cubi di sabbia trasportata si sarebbe dovuto assicurare il corpo dunale come previsto con una palizzata in modo da evitare anche l’ennesima invasione del mare sulla carreggiata attutendo così l’effetto risacca. Ad ogni modo si spera che questa prima esperienza serva da lezione per future opere più sapienti di ripascimento. Certo è che l’aver iniziato la pulizia delle spiagge in largo anticipo per presentarle pulite per la pasqua, ha di fatto contribuito ad eliminare l’unica barriera naturale che avrebbe potuto attutire la violenza dei marosi cioè i cumuli di posidonia. Si, è vero sono necessarie delle scelte:offrire ai primi turisti spiagge pulite o lasciare la posidonia a protezione e quindi mantenere le spiagge così com’erano? Indubbiamente se pulire le spiagge in anticipo significa perdere ulteriori metri cubi di sabbia pregiudicando i litorali per la stagione estiva, ben venga l’inizio della pulizia degli arenili a giugno. Meglio infatti pazientare un po’ e sacrificare i primi turisti che non rischiare ogni anno di più di vedere scomparire quote di arenile sempre più consistenti. Va comunque dato atto alla amministrazione del sindaco Tedde di aver coraggiosamente intrapreso una prima iniziativa per fronteggiare l’erosione costiera. Ma a questo punto occorrono iniziative più imponenti che si avvalgono di studi geomorfologici più approfonditi su quel tratto costiero in modo da evitare inutili dispendi di risorse finanziarie.
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